Nell’aria è in circolo l’idea di allungare a 72 ore la validità del tampone. Sono molti ancora però i dubbi che bloccano la possibilità di rendere questo concetto reale. In primis, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro, dichiara: “L’incubazione con la variante Delta è più veloce e, più tempo passa dall’esecuzione del test, più può aumentare il rischio di esposizione al virus”. Il Green Pass dunque ci aiuterà?
Anche sulla richiesta di portare alla massima capienza le sale di cinema e teatri, egli risponde: “C’è una valutazione in corso, a noi il governo non ha ancora chiesto formalmente un parere, vedremo nelle prossime settimane”. Con il Green Pass nei luoghi di lavoro “l’obiettivo – spiega l’esperto – è convincere i molti esitanti, con particolare attenzione alla fascia d’età 50-59 anni, che è la più numerosa e ha un 18% senza nessuna protezione: è una percentuale significativa, sono circa 2 milioni di persone che devono cogliere l’importanza della vaccinazione “.
“Dobbiamo raggiungere la copertura più alta possibile, non c’è una soglia precisa da poter indicare oggi. I punti di riferimento – spiega – sono la circolazione del virus, quindi l’incidenza dei contagi, e la necessità dei positivi di ricorrere a cure sanitarie, quindi i ricoveri. In base a questi dati si faranno le valutazioni“.
“È importante – afferma – riuscire a mantenere la didattica in presenza e, in quest’ottica, è incoraggiante l’adesione molto positiva dei giovani alla campagna vaccinale. Sotto i 12 anni, però, almeno per questa prima parte dell’anno scolastico, non ci si può ancora vaccinare e questo rappresenta un punto debole”. Per quanto riguarda la mascherina nelle classi in cui sono tutti vaccinati, egli dichiara: “è lo scenario di arrivo. Con un numero sempre più alto di persone immunizzate, si cercherà di ridurre le misure di sicurezza e le “barriere”. Oggi non siamo ancora in questa condizione: l’orizzonte di riferimento è una situazione di controllo del virus, con il quale dobbiamo imparare a convivere”.