Attualmente, il canone Rai è ancora riscosso tramite un addebito sulla fattura dell’utenza elettrica. Infatti, dal 2016 vige la presunzione secondo la quale chi ha un’utenza elettrica residenziale possiede anche un televisore, quindi dovrà pagare il canone. Come diciamo in questo articolo, però, la situazione dal 2022 potrebbe cambiare nuovamente.
L’importo che si deve allo stato è pari a 90 euro, con pagamenti bimestrali da 18 euro ciascuna. Tuttavia, esistono delle esenzioni dal canone Rai che ci consentono di non pagare la tassa. Andiamo a vedere nel dettaglio di che esenzioni parliamo e chi può effettivamente usufruirne.
Nonostante sia raro oggi, si può non pagare il canone Rai se non si ha nessuna televisione nella propria abitazione. Infatti, per evitare l’addebito, è possibile presentare all’Agenzia delle Entrate un apposito modulo di dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il relativo quadro A.
Il modello si deve presentare in via telematica all’Agenzia delle Entrate, altrimenti è possibile presentare, con in allegato un documento di riconoscimento, una raccomandata senza busta. È da chiarire che il procedimento dovrà essere fatto annualmente.
Secondo la legge, il canone Rai non va pagato per chi ha superato il 75esimo anno di età e ha un reddito (dell’anno precedente) che non supera gli 8mila euro. Anche in tal caso occorre inviare il modello apposito di richiesta di esenzione all’Agenzia delle Entrate. Potete trovarlo qui.
Per concludere, sono esonerati dal pagamento del canone Rai anche:
Anche in questo caso è doveroso presentare l’apposita richiesta.