Si chiama Sabrina, insegnante di Treviso passata purtroppo in cronaca dopo il suo ricovero in terapia intensiva in gravi condizioni a causa del Covid. Queste le parole di suo padre, Luigino Pattarello, 72 anni: “Secondo me, mia figlia è stata mal consigliata e si è fidata di un gruppo di esaltati no vax”. Da ricordare infatti che Sabrina non ha voluto fare il vaccino per sua scelta personale.
“Se fosse stata una bambina, avrei fatto di tutto per farle capire che stava sbagliando e l’avrei accompagnata per mano per farla riflettere. Ma è una donna fatta e non ho potuto far altro che vederla percorrere la sua strada e sbagliare fino al punto di mettere al rischio la vita. Chissà se si sarà resa conto che, nel momento in cui si è sentita male, non ha potuto rivolgersi ai no vax, ma ha dovuto chiamare il pronto soccorso e chiedere aiuto alla medicina e alla scienza
“.
Tanto sgomento per quanto insegnava a scuola, ovvero che a morire a causa del virus cinese erano solo le persone anziane. Proprio i genitori di ragazzi avevano segnalato la situazione, sottolineando anche minacce da parte dell’insegnante a coloro che non volevano togliersi la mascherina.
A continuare è il padre, sostenitore del vaccino:
“Ho ricevuto la doppia dose di Pfizer. Elisabetta, l’altra mia figlia, lavora come infermiera all’Angelo di Mestre e, in questi giorni, sta seguendo il decorso della malattia della sorella. Sembra che Sabrina stia rispondendo bene alla terapia, ma è ancora presto per dire se ce la farà. Dall’ospedale ripetono, infatti, che bisogna avere pazienza e che i tempi, per capire se si riprenderà del tutto, sono molto lunghi“.