Chiunque prima di affrontare una giornata qualsiasi dà un’occhiata al livello di carica della batteria del proprio smartphone. Ecco che a quel punto, in molti casi, sopravviene l’ansia: riuscirò ad arrivare a fine giornata? Avrò bisogno di un powerbank? Porto con me il caricatore?
Se stavate cercando una definizione plausibile per spiegare “l’ansia da batteria scarica“, è proprio così che essa si manifesta. Stando a quanto narra uno studio recente sviluppato sulle abitudini degli italiani riguardo alla batteria del proprio smartphone, i cosiddetti “ansiosi” finiscono per essere collocati in 3 categorie.
Consumo della batteria: scopri che tipo di ansioso sei, ecco le 3 categorie
- Il Survivor: il Survivor è colui che riesce ad essere sempre attento e previdente al fine di non arrivare “scarico” a fine giornata. Tra i comportamenti tipo del Survivor c’è il chiudere le applicazioni dopo averle usate, tenere la luminosità a tutt’altro livello invece che alta e passare alla modalità di risparmio energetico subito dopo aver scollegato il caricatore dallo smartphone. Arrivati al 40% però ecco il problema, ovvero l’ansia totale e fatidica domanda: riuscirò ad arrivare a fine giornata?
- Il Booster: non esiste Booster che non si porti dietro un “add-on” per il proprio smartphone, ovvero il suo tanto amato e confortevole powerbank. Spesso questi diventano anche due, ovviamente accompagnati dal fedele caricatore. Ecco quindi che arrivano consequenzialmente i posizionamenti strategici in ogni posto frequentato: mai sedersi ad un tavolino senza che sia presente una presa elettrica per approfittare e dare una bella scarica di energia alla batteria del proprio smartphone.
- Il Borrower: identificato anche nelle vesti di “mutuatario“, costui spesso dimentica di caricare lo smartphone quando va a dormire. La mattina seguente, con l’ansia direttamente proporzionale al livello di carica che lo smartphone dovrebbe avere a quell’ora, comincerà a vivere sul filo del rasoio. A quel punto andrà in cerca del classico Booster che potrà fornirgli di certo una mano al fine di non vivere tutta la giornata pervaso dall’ansia da esaurimento.