È risaputo che tutti i vaccini contro il Covid-19 vanno a ridurre sensibilmente la possibilità di ricovero, tuttavia ce ne sono alcuni che riescono ad evitare in misura maggiore questo rischio. Infatti, in base ad uno studio pubblicato dai Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), i vaccini contro il Covid con la tecnologia a mRna sono i più efficaci e pare che Moderna lo sia più di Pfizer-BioNTech. Questo perché pare che con il secondo ci sia un calo della protezione dopo 4 mesi.
Pfizer: l’efficacia cala dopo 4 mesi. Ecco la classifica dei vaccini
In base a dei risultati dell’analisi condotta dai Centers for Disease Control and Prevention tra marzo e agosto negli Stati Uniti, il vaccino di Moderna ha garantito una protezione del 93% dal ricovero per Covid-19, rispetto all’88% di Pfizer e al 71% del monodose di Johnson & Johnson.
Pare che l’efficacia del vaccino Pfizer si attesta al 91% nel periodo tra il 14esimo e il 120esimo giorno dopo la seconda dose, ma scende al 77% dopo i 4 mesi. La differenza con Moderna è determinata da diversi fattori e tra questi il periodo tra prima e seconda dose: sono 3 settimane per il vaccino di Pfizer e 4 per Moderna.
Tuttavia, gli scienziati hanno tenuto a mente che nelle diversità dei due vaccini potrebbero anche essere importanti le “possibili differenze tra i gruppi che hanno ricevuto il vaccino”, elementi che “non sono stati considerati nell’analisi”. La ricerca ha di fatto coinvolto ben 3.689 adulti non immunodepressi in 21 ospedali di 18 stati americani, seguiti per circa 6 mesi.
Fortunatamente però, i Centers for Disease Control and Prevention hanno però assicurato che “tutti i vaccini approvati dalla Fda o autorizzati garantiscono una sostanziale protezione contro il ricovero per Covid-19“.