Dopo aver recensito il nuovo Oppo Reno 6 Pro, ed esserne rimasti davvero contenti sotto tanti aspetti, ora tocca al suo fratellino minore che, a dispetto delle tipiche scelte aziendali, presenta un design completamente diverso rispetto al fratello maggiore. Una scelta che, come vedremo, premia Oppo che in questo modo porta sul mercato non solo due ottimi telefoni, ma anche una tipologia di design più ampia in grado di conquistare più utenti. Delle specifiche leggermente inferiori al Pro gli consentono di avere un prezzo più allettante sul listino ufficiale e su Amazon e le prestazioni, a meno che non siate dei geek, sono più che adeguate alla fascia di prezzo e alla maggior parte degli utilizzi. Ma andiamo ad analizzare i vari aspetti che lo contraddistinguono in questa recensione approfondita.
La scelta di differenziare i design del Reno 6 e 6 Pro è stata davvero azzeccata: da una parte il classico design top con bordi curvi e ultra-leggero, e dall’altra delle finiture premium in un corpo più compatto. Non sappiamo se la somiglianza con l’iPhone 12 sia voluta, ma fa il suo bell’effetto, con un frame in metallo con le antenne a vista e un taglio squadrato che non si vede spesso nel mondo Android. La rifinitura dei bordi è perfetta e la tinta opaca, assieme ad una colorazione che richiama Oppo Glow del fratello maggiore, lo rendono molto godibile sia nell’uso che poi alla vista. Le dimensioni sono compatte (156.8 x 72.1 x 7.6 mm), con uno spessore identico al modello Pro, che lo tiene sotto il range degli 8mm con un feeling estremamente piacevole. Il peso sale leggermente, probabilmente a causa dei materiali premium impiegati, a 182g: nulla di sconvolgente, ma in relazione alle dimensioni compatte in mano si farà sentire più di altri modelli.
Sul lato inferiore troviamo lo slot per la doppia sim con supporto al 5G, ma senza espansione per la memory card, microfono principale, speaker mono (assente la funzione stereo) e il connettore USB Type C per connessione al pc e ricarica ultra-rapida. Tasto di accensione sul lato destro e bilanciere del volume con doppio tasto sul lato sinistro: il feeling è ottimo e alla pressione è possibile percepire distintamente un click, assente invece su altri modelli e che gli danno una sfumatura diversa nell’utilizzo. Manca il jack da 3.5mm per le cuffie e l’espansione per la memory card, che però con l’enorme diffusione degli auricolari true wireless sta diventando sempre più obsoleto e con l’offerta per l’acquisto che vedremo in conclusione.
Oppo Reno 6 monta un pannello Amoled da 6,43″ con risoluzione FHD+: ottimo il rapporto schermo-dimensioni, con dei bordi davvero molto sottili e uno smartphone che riesce ad essere molto compatto pur offrendo uno schermo ampio. Il refresh rate è stato implementato a 90Hz, senza modalità adattiva, e presenta una buona fluidità nelle applicazioni che lo supportano. Peccato per la luminosità, sensibilmente più bassa rispetto al modello Pro: raggiunge solo i 750nits di picco sotto il sole diretto, ma in ogni caso ottima a livello di visibilità in esterno e sotto il sole. A protezione del pannello è stato montato un Corning Gorilla Glass 5 con schermo piatto e a filo con il frame laterale. I colori sono fedeli per calibrazione e i neri profondi come pochi altri sul mercato.
In basso sotto al display è presente anche il sensore ottico per il riconoscimento dell’impronta digitale con una riconoscibilità eccellente (100 sblocchi su 100 nella nostra prova) e una velocità di sblocco ottima nel segmento e nella fascia di prezzo di appartenenza.
Se sul fratello maggiore Pro troviamo il processore Mediatek top di gamma 1200, in questo caso è stato necessario un piccolo downgrade alla versione Dimensity 900. Si tratta di un chipset che si posiziona direttamente nella gamma medio-alta dei device 2021 e che offre delle prestazioni in ambito grafico praticamente dimezzate. Un Octa Core con tecnologia da 6nm accompagnato da una grafica Mali-G78 MC4, assieme a 8GB di ram e 128GB di memoria interna UFS 2.1: un pacchetto in grado di garantire ottime prestazioni nell’ambito quotidiano, dalla navigazione web, al multitasking e ai social, mentre qualcosa in meno garantisce sotto il profilo del gaming. Nonostante questo le temperature si mantengono sotto la soglia critica con un picco massimo durante lo stress test di 38° e una stabilità di sistema e di potenza generata dal processore del 99%. Sono dati eccellenti, che si traducono in un’esperienza quotidiana confortevole sotto tanti punti di vista, a partire dal calore generato dai valori eccellenti che non scalda in mano e non dà affatto fastidio, fino a prestazioni sempre scattanti grazie anche al refresh rate a 90Hz.
Non mancano il supporto a USB type C 3.1, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2 di ultima generazione, fino al sensore NFC, GPS e allo standard audio aptX, LDAC e LHDC. Un pacchetto completo sotto il punto di vista tecnologico che garantisce una copertura eccellente di tutte le ultime funzionalità disponibili sul mercato, assieme anche al supporto al 5G. La ricezione è buona, perfino rispetto ad altri modelli della stessa fascia e l’aggancio alla rete è sempre veloce e preciso (con rete Vodafone).
Un piccolo punto negativo è l’aspetto dell’audio, sacrificato in questo caso, con un solo speaker sulla parte inferiore del device: nonostante l’audio mono su questa fascia rappresenti un aspetto da tenere in considerazione, la qualità è comunque migliore di quello che ci aspettavamo dal singolo speaker e il volume molto alto se portato al massimo delle sue possibilità.
Nessun problema riscontrato lato software, con una ColorOS 11.3 basata su Android 11 che si perfeziona con il passare del tempo, fornendo una buona fluidità, una buona resa nel multitasking e un’ottima velocità di apertura delle app. Tantissime le personalizzazioni disponibili, con un sistema completo sia per la modifica di aspetti grafici che poi di gestione di notifiche, app e prestazioni. 12 le app testate con l’opzione di memoria ram espandibile a 5GB, tutte riaperte correttamente dal background, pronte e funzionanti, ad eccezione di Netflix che ha necessitato un nuovo caricamento.
Sebbene il design sia identico al modello Pro, il modulo posteriore ospita tre lenti, perdendo il telephoto da 13MP:
La qualità della fotocamera principale non è male, soprattutto tenendo come sempre in considerazione i diretti competitor. Le foto risultano dettagliate e precise grazie ai 64MP e reggono molto bene anche dei crop molto spinti; la messa a fuoco è istantanea e sempre precisa in base alle nostre esigenze. Un aspetto che non ha funzionato a dovere e che dovrà essere corretto con i prossimi aggiornamenti è la resa esageratamente satura delle foto scattate con modalità AI attiva. I colori sono carichi in maniera finta ed eccessiva, ma una volta disattivata tornano ad un livello di saturazione accettabile e perfino molto godibile. Il livello di rumore nelle aree d’ombra o buie è medio, a fronte però di un dettaglio superiore, laddove altri invece tendono ad appiattire il rumore a sfavore dei dettagli. Con la modalità notte allo stesso modo la resa è buona, anche se il contrasto rimane a fare da sfondo come caratteristica intrinseca della fotocamera. Ma una delle più belle caratteristiche di questo sensore, aiutato anche dal software, è la resa dello sfocato nelle fotografie con soggetti in primo piano: il bokeh è pulito ed omogeneo, in maniera tale da risultare come un pregio aggiunto agli scatti che ne possono beneficiare.
La lente grandangolare rende bene nelle situazioni di luce ottimale, al pari di altri modelli dalla stessa fascia e tende ad avere una resa migliore nelle zone buie, con una foto dalla resa più uniforme e gestibile e soprattutto meno rumore, anche se leggermente più contrasto. Adeguato anche il FOV, di 120°, che permette di ottenere un’ampiezza di scatto molto sfruttabile in città o con panorami naturali.
La fotocamera macro, senza dubbio lo spreco di budget più inutile di tutto il 2020 e il 2021 non solo per questo modello, ma anche per tutti gli altri che la montano, a causa dei suoi 2MP presenta una resa sensibilmente inferiore alle altre lenti. Inoltre, la differenza di inquadratura (a fronte di una messa a fuoco fissa a 4cm) rispetto alla lente principale, non è così diversa in capacità di ingrandimento, ma abissale nella resa dello sfocato e dell’isolamento del soggetto dallo sfondo.
La fotocamera anteriore infine, con i suoi 32MP, possiede una resa un po’ soft, che sui ritratti potrebbe anche andare bene. Ma a seconda delle situazioni questa mancanza di incisività potrebbe rappresentare un’arma a doppia taglio, soprattutto a seconda delle preferenze dell’utente su questo fronte. Ottimo l’intervento dell’HDR, che restituisce foto usabili anche controluce o in situazione difficili. Per la prima volta invece la modalità Bokeh ultra (così come sul fratello maggiore) si comporta alla perfezione, scontornando il viso con minuzia e restituendo un effetto sfocato che sembra vero e si adatta bene alle foto, senza sembrare inutilmente esagerato come su altri modelli.
Lato video è supportata la ripresa in 4K a 30FPS o quella a 1080 a 60FPS, con una buona capacità di messa a fuoco e una resa buona persino con luce non ottimale. Purtroppo la mancanza di una stabilizzazione ottica (solo digitale) non le permette di distinguersi in maniera particolare su questo fronte. Lo stesso vale per l’ambito dello zoom, che arriva fino al 20x, ma senza convincere appieno, dato che ottenere una foto senza effetto mosso è risultato più difficile del previsto.
Quando sulla scheda tecnica vediamo un processore che non appartiene alla fascia top di gamma del mercato: da una parte infatti non tutti necessitano la potenza esagerata fornita dai vari chipset top sul mercato e dall’altra le prestazioni della batteria sono altrettanto importanti, se non più importanti della potenza bruta di calcolo. E questo Oppo Reno 6 si comporta alla perfezione sotto questo aspetto: le temperature estremamente contenute aiutano sotto questo aspetto, con un consumo di batteria praticamente ridotto al minimo possibile. Con il solito stress test di 20 minuti di 3D Mark abbiamo consumato solo il 5% di batteria, laddove invece il Dimensity 1200 si attestava sul 9-10% e invece Snapdragon 888 ben oltre il 15%. Se state cercando un telefono che non solo vi porta fino a sera, ma lo fa con la sicurezza più assoluta anche se lo strapazzate un po’ troppo e con un buon margine di autonomia residua. La situazione si fa ancora più rosea se pensiamo che a bordo ci sono solo 4300mAh ed è supportata la ricarica rapida Oppo Super VOOC 2.0 e VOOC 3.0 con il caricabatterie incluso da 65W (ricarica completa in appena 31/32 minuti). Nell’uso reale la batteria sembra non finire più: 1 ora di streaming su Netflix (Wi-Fi 6, luminosità al 50%, volume speaker al 60%) ha consumato circa il 4% di batteria.
Oppo ci regala ancora una volta una coppia di device che ci hanno convinto sotto diversi punti di vista. Questo Oppo Reno 6 5G svetta sulla concorrenza sul fronte batteria, con un design perfetto e delle dimensioni leggermente più compatte che potrebbero attirare ancora più utenti. La competizione diretta è con OnePlus Nord 2 5G e con la serie A di Samsung, con una battaglia serrata sul prezzo e sulle schede tecniche. Se usate il telefono per le tipiche azioni quotidiane come lo streaming multimediale, social, messagistica, fotografie e qualche partita ai vostri giochi preferiti ogni tanto, allora Oppo Reno 6 si adatterà perfettamente al vostro utilizzo, con una batteria in grado di durare con certezza tutta la giornata e anche oltre. Ma veniamo al prezzo: 499€ di listino, e fino al 20 ottobre riceverete in regalo con l’acquisto di questo modello una cover in silicone con flash integrato e le ottime Enco Free 2 True Wireless (che abbiamo provato in questa recensione) dal valore di 129€. Insomma, una buona offerta se desiderate o necessitate anche di un ottimo paio di auricolari, e da sfruttare in ogni caso per ottenere oltre 170€ di prodotti in omaggio. Il prezzo, in relazione alla categoria si trova nella fascia alta, ma il telefono riesce ad offrire sotto alcuni aspetti delle funzioni migliori, sotto altre invece inferiori rispetto alla concorrenza, come può essere un A52 5G, A72 5G o anche OnePlus Nord 2.