Apple sta lavorando ad una nuova tecnologia che consentirebbe agli iPhone di sapere quando il rispettivo proprietario è depresso o ansioso.
Il dispositivo sarebbe in grado di diagnosticare la depressione, i problemi cognitivi o disturbi d’ansia “osservando” i proprietari, stando a quanto dichiarato dal Wall Street Journal. La nota testata giornalistica ha citato alcune persone del settore che hanno familiarità con questa nuova tecnologia e con alcuni documenti che ne consentirebbero l’uso.
L’iPhone raccoglie informazioni sul suo proprietario per poi inserirle in un algoritmo. Sarà quest’ultimo a procedere con la diagnosi vera e propria. Questa tecnologia così innovativa e indubbiamente impensabile fino a qualche anno fa, ha ovviamente sollevato delle critiche. Può la tecnologia essere realmente in grado di eseguire delle diagnosi senza arrecare alcun danno? I dati sarebbero raccolti con l’aiuto delle espressioni facciali, i discorsi più frequenti, il modo in cui si cammina, il modo in cui si addormenta e altro ancora. Tutti gli aspetti ed elementi presi in considerazione per quanto utili potrebbero non bastare.
Apple pronta a lanciare una nuova tecnologia che diagnostica ansia, depressione e altri disturbi
Per chi invece ritiene che il problema principale sia la totale mancanza di privacy se utilizzassimo una tecnologia così invasiva, Apple non riceve i dati raccolti dall’algoritmo. La diagnosi avviene completamente sul dispositivo, senza inviare nulla all’azienda o a terze parti. In un certo senso, funzionerebbe in “piena autonomia”. Apple ha anche ribadito che i dati sanitari, ad esempio, non sono caricati sui server dell’azienda. Lo stesso vale per questa nuova tecnologia.
Dalle informazioni trapelate online, si vocifera che se questa tecnologia dovesse essere lanciata ufficialmente, il primo ambito “sfruttato” per testarne l’efficacia sarebbe l’università. Gli studenti in possesso di iPhone sarebbero i primi fortunati (o sfortunati, a seconda dei punti di vista) a provare il nuovo algoritmo pensato da Apple.