La perdita dell’olfatto è da sempre uno dei sintomi più diffusi in Italia per identificare il contagio da Coronavirus. Sembra però che, in alcuni casi questo senso del corpo umano non è più ritornato attivo in alcuni pazienti. Finalmente però ci sono buone notizie per chi, a causa di un contagio da Covid-19, ha perso l’olfatto. Scopriamo insieme come potrebbe ritrovarlo. Ecco i punti salienti dell’interessante intervista al professor Paolo Boscolo Rizzo pubblicata da Wired.
Covid-19: la perdita dell’olfatto è uno dei sintomi di contagio più diffusi
Come anticipato, la perdita dell’olfatto, da quando si è diffusa la pandemia, è uno tra i sintomi di contagio da Covid-19 più diffusi. Una ricerca condotta dal professore di otorinolaringoiatria dell’Università di Trieste, Paolo Boscolo Rizzo, ha rivelato qualcosa di molto interessante. Primo fra tutti il fatto che questa situazione fastidiosa ha riguardato principalmente l’Italia:
“Sembra che il ceppo originario, quello che ha causato l’epidemia in Cina, desse raramente alterazioni a gusto e olfatto, a differenza di quello con cui l’epidemia ha preso piede in Italia. Una differenza imputabile, forse, alla sostituzione di un nucleotide nel gene che codifica per la proteina Spike. Ora con la variante Delta sembra esserci una minor frequenza nelle alterazioni, ma è un versante dove c’è ancora molto da indagare“.
Purtroppo però diversi pazienti, molti mesi dopo essere guariti dal Covid-19, non avevano ancora ritrovato il senso dell’olfatto. Una situazione sgradevole dato che comunque è uno dei 5 sensi importanti anche per la salute fisica e mentale. Lo conferma proprio il professor Boscolo Rizzo che ha dichiarato:
“A distanza di tre mesi dall’insorgenza dei sintomi il 25% di loro lamentava ancora alterazioni dell’olfatto e del gusto e poco cambiava a distanza di sei mesi“.
Per chi ha perso l’olfatto ecco come potrebbe ritrovarlo
Nonostante tutto, per chi ha perso l’olfatto a causa del Covid-19 ci sono buone notizie. Infatti, secondo le ricerche condotte da Boscolo Rizzo e i suoi collaboratori, chiunque ancora oggi ha questo problema potrebbe risolverlo, ritrovando finalmente l’olfatto. Ecco come:
“Il paziente è invitato a esporsi per 12 settimane, due volte al giorno, a una serie di essenze come rosa, limone, eucalipto e chiodi di garofano, per stimolare la rigenerazione dei neuroni olfattivi. Ci sono persone che hanno trascorso un anno completamente prive di olfatto e che dopo il training iniziano a migliorare“.
Intanto continua la campagna vaccinale e da poco sono stati pubblicati i dati dell’Istituto Superiore di Sanità che rivelano se i vaccini sono efficaci oppure no.