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Covid-19: ecco come mai i no vax continuano a crescere

Il numero dei no vax contrari ai vaccini anti Covid-19 continua a crescere. I dati rivelano che da un 2 per cento ora sono lievitati al 15 per cento. Come mai questa crescita esponenziale in così poco tempo? Cerchiamo di capire se effettivamente i vaccini sono così pericolosi come in diversi credono oppure se dietro tutto questo c’è qualcos’altro. Ha risposto a questa questione Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Genova.

 

Covid-19: continua a crescere pericolosamente il numero dei no vax

I dati parlano chiaro. In poco tempo i no vax sono passati da un 2% scarsi a un 15% della popolazione. Una crescita superiore al 10% che mette in allarme la comunità medico-scientifica. Anche perché, come sappiamo, l’unico modo per combattere e sconfiggere il Covid-19 sono i vaccini.

In molti si stanno come è possibile che così tante persone, in poco tempo, si siano schierate dalla parte dei no vax. Il dubbio che nasce riguarda proprio la bontà

e l’efficacia dei vaccini anti Covid-19 stessi. Sarà che veramente sono pericolosi e poco efficaci?

Partiamo dal presupposto che, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, i vaccini anti Covid-19 sono efficaci. Quindi questa non può essere la motivazione per la quale i no vax stanno aumentando nelle loro schiere. Allora come mai tutti questi contrari dichiarati?

 

La risposta di Bassetti

È proprio il famoso virologo, Matteo Bassetti, che ha risposto in modo chiaro e determinante a questa domanda. Lui che non solo deve combattere il Covid-19, ma anche contro coloro che lo minacciano per le sue posizioni. Ecco la sua ultima dichiarazione proprio in merito a questo tema:

Alcuni partiti soffiano sul fuoco no vax, mentre sui vaccini la politica dovrebbe restare unita. Me lo chiedo spesso e penso sia un errore storico. Da liberale cresciuto leggendo Montanelli non li trovo maturi, anche se pure l’ultima uscita di Trizzino, medico ex Cinquestelle, e l’estrema sinistra sono preoccupanti“.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini