Durante un servizio di Striscia la Notizia un esperimento ha dimostrato che i nostri smartphone e le app installate ci spiano continuamente. Se ve lo siete perso lo trovate, nelle sue parti più salienti, in questo articolo. Potete provare anche voi da casa e verificare di persona se ciò che ha sostenuto l’inviato Marco Camisani Calzolari è vero. Se così fosse vuol dire che non solo le nostre app sono pericolose, ma anche il dispositivo che ci accompagna lungo tutto la giornata.
Smartphone: ci spiano insieme alle app installate
Senza che ce ne accorgiamo, pare proprio che i nostri smartphone insieme alle app in essi installate ci spiano. Una pratica che getta un’ombra inquietante su quello che ormai è il nostro fedele e inseparabile compagno di viaggio.
A rivelarlo facendo una prova è stato l’inviato Calzolari di Striscia la Notizia che, durante un suo recente servizio ha esordito dicendo: “I nostri telefoni ci ascoltano e lo fanno con sistemi sempre più accurati“.
Poi è seguito un esperimento interattivo che ha coinvolto anche gli spettatori da casa insieme al loro smartphone:
“Pronti? Io dirò delle frasi e voi alzerete il volume del televisore avvicinando il telefono. Così il cellulare potrà ascoltare quello che dirò. Voglio un’automobile, mi serve un’auto nuova, una macchina per viaggiare, un’auto che consumi poco ma che abbia anche delle buone prestazioni“.
Una volta che Calzolari ha finito di pronunciare queste frasi magiche, rivolgendosi di nuovo al pubblico ha detto: “Ora potete abbassare il volume e spegnere lo schermo dello smartphone“.
Cosa succederà dopo aver provato questo esperimento
Calzolari ha poi spiegato come e perché i nostri smartphone e le app installate ci spiano. Una pratica commerciale di cui però, a detta dell’inviato, non hanno colpa gli inserzionisti:
“Alcune applicazioni accendono il microfono del telefono, inviano tutto al loro server e lo trasformano in un testo che poi vendono ad agenzie specializzate che ci mandano pubblicità“.
Cosa succederà dopo aver provato questo esperimento con il nostro smartphone? Sempre Calzolari ha precisato e così concluso il suo servizio informativo:
“Se noi e il nostro smartphone siamo finiti in questi circuiti, nei prossimi giorni riceveremo pubblicità relative ad automobili che magari non eravamo abituati a ricevere. Se non succede vuol dire che per fortuna nessuno vi ascolta oppure che gli inserzionisti non hanno comprato quelle parole chiave nei circuiti pubblicitari in cui siamo finiti. In ogni caso, se riceverete pubblicità sulle auto fateci sapere, così cerchiamo di smascherare questi furbacchioni che ci ascoltano“.
È interessante che Xiaomi sta proteggendo gli utenti dalle app pericolose. Proprio per questo è al lavoro sulla sua MIUI 12.5 per realizzare un sistema in grado di eliminare il pericolo.