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In Italia i numeri per la campagna di vaccinazione contro il Covid sono molto positivi. In base agli ultimi report, quasi l’80% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose di vaccino, più del 75% ha invece ricevuto entrambe le dosi di vaccino. La campagna proseguirà anche nel corso delle prossime settimane. A differenza di info anno però le operazioni si concentreranno esclusivamente sui sieri ad mRNA e non sui sieri a vettore virale, come il contestato AstraZeneca.

 

AstraZeneca, il destino del vaccino a vettore virale in Italia

Il destino di AstraZeneca è quanto mese segnato. L’Unione Europea, anche in seguito ai contestati ritardi di inizio anno, non dovrebbe rinnovare il contratto con la casa farmaceutica anglosvedese. Ciò significa che in via progressiva diminuiranno anche le somministrazioni con il vaccino a vettore virtuale.

Anche in vista delle terze dosi, già programmate in Italia così come in altri paesi europei, le campagne di vaccinazioni si focalizzeranno sui prodotti a mRNA, tra Pfizer e Moderna.

Gli italiani che hanno effettuato una prima dose con vaccino a vettore virale (AstraZeneca) inoltre potranno ora effettuare il richiamo con con i farmaci a mRNA. La cosiddetta vaccinazione eterologa, infatti, sta garantendo buoni risultati in termini di protezione dai contagi.

Le scorte di AstraZeneca attualmente disponibili in Italia potrebbero essere cedute ad altre nazioni in via di sviluppo, a seguito dell’adesione del nostro Paese al programma CoVax. Per quanto concerne il Green Pass, invece, la certificazione verde continuerà ad essere valida anche per chi ha ricevuto doppia dose con AstraZeneca.

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