In un post il vicepresidente dei Reality Labs di Facebook, Andrew Bozworth, e il vicepresidente degli affari globali, Nick Clegg, hanno finalmente definito la loro visione del metaverso: uno spazio virtuale in cui le persone possono “uscire con gli amici, lavorare, giocare, imparare, acquistare, creare e altro ancora.” Facebook afferma che non è necessario essere online, ma esserlo in modo “più significativo”. Continua spiegando che “proprio come Internet, il metaverso esiste indipendentemente dal fatto che Facebook ci sia o meno. E non sarà costruito dall’oggi al domani”, né sarà costruito da una singola azienda.
I 50 milioni di dollari investiti da Facebook (che è lo 0,05% delle sue entrate annuali del 2020 di 85,9 miliardi di dollari) serviranno a lavorare con “gruppi per i diritti civili, governi, organizzazioni no profit e istituzioni accademiche per determinare come costruire queste tecnologie” in modo responsabile. Tuttavia, il rapporto dell’azienda con le organizzazioni non profit e altre istituzioni è stato recentemente criticato. Facebook ha un forte interesse a costruire un metaverso. Ha investito nella realtà
virtuale e aumentata, in particolare attraverso il visore Oculus Quest. “I telefoni cellulari sono nati insieme a Facebook, quindi non abbiamo avuto un ruolo importante nel plasmare lo sviluppo di quelle piattaforme”, spiega l’amministratore delegato Mark Zuckerberg.Recentemente, l’azienda ha anche sviluppato “Horizon Workrooms”, che mostra in tempo reale i propri colleghi sotto forma di avatar, tutti insieme come in una vera riunione, come se fossero davvero insieme ma in uno spazio virtuale. Facebook non è l’unica azienda interessata al metaverso. Razer’s si sta “preparando per il metaverso”. Anche le società di videogiochi come Fortnite e Roblox hanno espresso il loro interesse.