Una delle tasse più odiate da tutti è sicuramente il bollo auto, la quale però deve essere comunque sempre versata. Tuttavia, le notizie di una sua possibile cancellazione non ci deve confondere. Infatti, il governo Draghi ha sì approvato la rottamazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro, ma questo non comporta il non pagare il bollo auto. Scopriamo di seguito maggiori dettagli al fine di non incappare in sanzioni molto pesanti.
Il bollo auto dell’anno deve essere pagato rispettando tutte le scadenze e la tassa va pagata entro la fine del mese successivo alla data di scadenza. La validità della regola non cambia e va infatti rispettata. Se ciò non dovesse avvenire, c’è l’applicazioni di pesantissime sanzioni.
Le sanzioni vengono applicate per ogni giorno di ritardo e la somma dovuta cresce dello 0,1% ogni giorno per 15 giorni. Questo si chiama ravvedimento sprint. Dopo le due settimane dalla scadenza del bollo auto, se non si è provveduto al pagamento si dovrà pagare l’1,5%
dell’importo da versare. La percentuale rimane valida fino al trentesimo giorno di scadenza, e qui si parla di ravvedimento breve.Dopo i 30 giorni, verrà applicata una sanzione dell’1,67% fino al novantesimo giorno, il quale salirà a 3,75% nel caso in cui il pagamento dovesse avvenire entro l’anno di scadenza. Dopo i 12 mesi, il contribuente che non ha fatto i versamenti, dovrà conteggiare il 30% dell’importo dovuto come sanzione.
Dopo aver ricevuto la cartella esattoriale, il contribuente ha 60 giorni di tempo per mettersi in riga. Se così non dovesse accadere, ci sarà il fermo amministrativo. Dopo tre anni dal non pagamento del bollo, si rischia la radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico. In casi estremamente gravi, ci sarà il pignoramento del conto corrente.