Ne abbiamo parlato tanto qui su Tecnoandroid e ora sembra che la comunità medico-scientifica abbia raggiunto i primi traguardi. Infatti pare sia quasi pronta e quindi in arrivo la prima cura domiciliare contro le fasi precoci del Covid-19. Si tratta di una pillola anti Coronavirus da somministrare per via orale. Ancora ai test, avrebbe raggiunto una fase ormai avanzata. Ecco cosa dicono gli esperti.
Covid-19: il primo farmaco da somministrare per via orale
Si tratta di una pillola anti Covid-19 che ridurrebbe il rischio di ricovero e morte del 50% nei pazienti positivi al Coronavirus. Sono questi i primi dati ricevuti dalle aziende Msd e Ridgeback Biotherapeutics che stanno lavorando al primo farmaco da somministrare per via orale. Un traguardo per il quale Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, si è detto fiducioso in un’intervista ad Adnkronos:
“È la prima volta che un farmaco dato per via orale funziona nella terapia anti Covid-19 e questo è una dato straordinario. Sono molto orgoglioso, perché nel nostro centro a Genova è stato arruolato l’unico paziente italiano nello studio sul Molnupiravir. Eravamo diversi centri in competizione e siamo stati gli unici a trovarlo, e grazie anche al paziente. L’azienda ha deciso di interrompere lo studio per manifesta superiorità“.
Cosa significa per il mondo medico-scientifico la pillola anti Coronavirus Molnupiravir
Ma cosa significa per il mondo medico-scientifico aver raggiunto questo primo traguardo con la pillola anti Covid-19 Molnupavir? È sempre Bassetti a esprimersi in merito evidenziando gli aspetti incredibilmente positivi di questa ricerca e dei suoi risultati:
“Questo antivirale può davvero diventare la cura a casa nelle fasi precoci del Covid-19, e quando sarà approvato avremo una serie di trattamenti per il Covid straordinari e a soli 18 mesi dal primo caso di coronavirus. Questo significa che, dal punto di vista della ricerca, abbiamo fatto uno sforzo straordinario e l’Italia è prima in UE e quarta al mondo per contributi scientifici sul Coronavirus“.
Intanto cresce la preoccupazione per un’ulteriore ondata e sono molti i medici a richiedere che i bambini portino sempre la mascherina anti Covid-19 a scuola. Questo perché la Variante Delta è contagiosissima e colpisce maggiormente la fascia di età dei più piccoli.