Lo scienziato spiega come dopo la fiammata estiva “si è fatto sentire l’effetto della campagna vaccinale. Questa, dopo avere spento definitivamente la variante Alfa, che ancora circolava, ha domato l’effetto della Delta, facendo piegare verso il basso sia la curva dell’Rt che quella dei nuovi infetti quotidiani”.
Le differenze tra questo autunno e quello dell’anno scorso sono plateali: “L’anno scorso di questi tempi venivamo da una estate dai numeri molto bassi, ma poi i nuovi infetti e Rt crebbero in modo rapidissimo dopo la riapertura delle scuole e delle attività produttive, portando a fine novembre il numero degli infetti attivi a quota 800mila. Quest’anno non sta accadendo niente di simile. Siamo partiti, come detto, da numeri estivi più alti, ma da metà agosto siamo in continua decrescita, anche se negli ultimi giorni si osserva un leggero rallentamento”. Tutto questo “nonostante che, solo con la riapertura delle scuole, si sia messo in moto un rimescolamento della società che coinvolge, direttamente o indirettamente più di nove milioni fra studenti e personale scolastico oltre ai rispettivi nuclei familiari”. Insomma, siamo sulla buona strada per porre fine all’agonia.
Sergio Abrignani, membro del Cts, professore ordinario di Immunologia all’Università Statale e direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare Invernizzi del Policlinico di Milano, consiglia anche la vaccinazione antinfluenzale. “In medicina, combinare i vaccini è la regola. Si può combinare qualsiasi dose anti-Covid, prima, seconda o terza, con il vaccino antinfluenzale. Quest’anno si tratterebbe di due iniezioni, mentre per l’anno prossimo alcune aziende come Moderna lavorano a una fiala unica.
È una possibilità in più – ricorda lo scienziato – per i soggetti per cui è raccomandata la terza dose ovvero i fragili e gli over 60. Lo stesso giorno, magari su braccia diverse, possono ricevere due iniezioni”. In ogni caso, nessun problema per la somministrazione concomitante: “L’anno scorso, per esempio, molti anziani hanno fatto l’antipneumococcica con l’antinfluenzale. D’altra parte diamo ai bambini esavalente e trivalente”.