Siamo ancora noi i protagonisti di un traguardo spaziale nel mondo della scienza e dell’astronomia. O meglio, sono i nostri cervelloni italiani ad aver raggiunto un risultato incredibile che sta lasciando tutti a bocca aperta, NASA e JAXA compresi. In pratica, una ricerca tutta italiana ha scoperto qualcosa di eccezionale in merito agli asteroidi. Ciò ha sancito una fine. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale di Astrofisica ha finalmente scoperto perché su alcuni asteroidi non c’è regolite. Sarebbe la loro natura porosa a impedirne la presenza. Lo ha spiegato bene in un articolo pubblicato su MEDIA INAF, Saverio Cambioni che ha guidato lo studio:
“Quando sono arrivate le prime immagini da Bennu, abbiamo notato alcune regioni in cui la risoluzione non era sufficiente per fare distinzione tra piccole rocce e regolite fine, così abbiamo iniziato a usare il nostro nuovo metodo di intelligenza artificiale per riconoscere la regolite fine dalle rocce usando l’emissione in infrarosso registrata dalla sonda“.
Quindi come sono riusciti a capire che non c’era regolite su Bennu e sugli altri asteroidi le cui rocce sono di natura porosa? Questa volta a spiegarcelo è John Brucato
, co-autore della ricerca:“Con l’intelligenza artificiale, usata per la prima volta in questo tipo di ricerca, siamo riusciti ad andare molto più a fondo nell’analisi dei dati spettroscopici evidenziando proprietà uniche dei materiali che costituiscono gli asteroidi primitivi come Bennu e Ryugu“.
Ovviamente tali risultati sono stati confermati anche da analisi fisiche eseguite in laboratorio. Ad ogni modo, questo sistema ha permesso e permetterà di scoprire cose davvero eccezionali di questi corpi celesti. Infatti Cambioni ha concluso dicendo:
“Gli asteroidi sono fossili della formazione del Sistema solare, ma studi recenti – incluso il nostro – stanno mostrando come in realtà alcuni asteroidi siano molto evoluti. Capire i processi di evoluzione degli asteroidi è importante per comprendere l’evoluzione del Sistema solare e del nostro pianeta. Per far luce su questo aspetto, dovremo visitare più asteroidi in futuro per raccogliere campioni da riportare e analizzare sulla Terra. Il nostro studio permetterà di capire in anticipo la natura delle superfici degli asteroidi, e quindi di pianificare le missioni di conseguenza“.
Intanto qualche giorno fa un asteroide è caduto in Italia. Sono già partite le ricerche, ma per ora non ci sono aggiornamenti in merito.