Manuel Bonsignore – avvocato specializzato in risarcimento del danno che lavora per Adiconsum – spiega che:
“Nell’ultimo anno e mezzo le truffe bancarie online sono aumentate a ritmi esponenziali. Tutti possono cadere vittima di queste trappole, anche le persone più esperte.
questi malware hanno raggiunto ormai un alto livello di sofisticazione. Anche un normale sistema di protezione del computer non basta per impedire il fenomeno”.
La fascia di età assoggettata a questo genere di malware è quella compresa tra i 40 ed i 60 anni che risente del cosiddetto “SMS civetta” inviato al cliente con tanto di link incorporato che conduce ad un sito clone. Si tratta di un sito contraffatto identico in grafica ma ospitato su un server fasullo il cui intento è unicamente quello si sottrarre dati sensibili per l’accesso indebito ma autorizzato ad un istituto bancario.
“la truffa si consuma quasi sempre su App scaricata su smartphone. Gli anziani, quindi, sono spesso esentati dal problema, così come i giovanissimi che spesso non hanno un conto in banca”.
“Spesso l’utente truffato riesce a ottenere un rimborso parziale. Questo perché la garanzia di un rimborso totale autorizzerebbe l’utente a fregarsene e non prestare attenzione”.
Bisogna fare particolarmente attenzione alla truffa individuando segnali caratteristici ed affidandosi sempre al parere delle autorità competenti sulle azioni da intraprendere una volta ricevuta una comunicazione anche solo presumibilmente sospetta.