La domanda che si pongono la maggior parte degli scienziati riguarda la vita microbica su Marte, da tempo un taboo e un vero e proprio grattacapo per le menti eccelse di tutto il mondo. Ma sembra che la risposta sia un passo più vicino rispetto ad alcuni anni fa.
In un articolo di Science Magazine la scorsa settimana, un gruppo di geologi planetari ha analizzato le immagini del rover Mars Perseverance soffermandosi su alcuni affioramenti rocciosi nel cratere Jezero, dove il rover è atterrato. Hanno concluso che questo cratere era una volta un vasto lago, di circa 28 miglia di diametro, alimentato da un fiume in piena.
Affinché i microbi possano esistere su Marte, è necessaria acqua liquida. Certo, oggi non c’è acqua di superficie su Marte. Ma è stato suggerito che miliardi di anni fa, la superficie di Marte avesse laghi e fiumi molto simili alla superficie terrestre di oggi (ma senza la vegetazione e gli animali). In un ambiente acquoso, la vita microbica potrebbe prosperare.
Quello che manca è la prova definitiva che l’acqua scorreva su Marte. Il recente articolo pubblicato da Science è un importante risultato della missione Perseverance, e l’articolo fornisce una forte evidenza dell’acqua su Marte. Il periodo e’ datato da 3,6 a 3,8 miliardi di anni fa.
Questo è più o meno lo stesso periodo in cui le prove fossili sulla Terra hanno mostrato i primi segni di vita. La storia è rinchiusa nella geologia delle rocce marziane.
L’affioramento roccioso, chiamato Kodiak, mostra striature orizzontali tipiche delle rocce sedimentarie, che si trovano sul fondo dei fondali sulla Terra. Al di sotto di queste si trovano rocce con striature inclinate, indicative di un delta di un fiume che sfociava nel lago. In cima alle rocce sedimentarie c’è un conglomerato, che comprende rocce grandi e rotonde.
Una prova indiscutibile
Le conclusioni del documento non lasciano dubbi sul fatto che Kodiak fornisca una forte prova della presenza di acqua su Marte molto tempo fa.
Con questa nuova conoscenza, diventa ancora più importante trovare un modo per trasportare alcuni dei campioni di roccia di Perseverance. Solo nei sofisticati laboratori qui sulla Terra possiamo sperare di trovare qualche prova fossile di microbi marziani.
Se si riuscisse a trovare una risposta, la conoscenza di questi fenomeni porterebbe enormi implicazioni sulla scienza moderna e si potrebbe capire anche come e’ iniziata la vita sulla Terra.
Con le compagnie private ora in grado di inviare turisti nello spazio, la nostra tecnologia è ora abbastanza avanzata per organizzare una missione che potrebbe riportare campioni di roccia da Marte.