Tra le tasse più odiate ce ne sono due che proprio non vanno giù ai contribuenti italiani: il Canone Rai e il bollo auto. Quest’ultima finisce nelle casse della Regione di residenza, mentre la prima in parte allo Stato e in parte all’emittente televisiva nazionale. Comunque, tutti gli utenti devono fare attenzione a un errore cui potrebbero incorrere con il Canone Rai in bolletta. Sarebbe una rovina. Ecco i dettagli.
“Uomo avvisato, mezzo salvato” recita un antico proverbio popolare ancora attuale. Ed è proprio il caso di dirlo in merito alla tassa del Canone Rai. È bene quindi evitare un errore che fanno in molti per non incorrere in sanzioni salate che potrebbero rendervi la vita difficile.
Molti infatti dimenticano che per legge è necessario conservare una prova di avvenuto pagamento di qualsiasi tributo per almeno 5 anni. Al contrario, in caso di accertamenti, l’Ente può comminare una sanzione
pari a 6 volte tanto il valore dell’importo evaso che, per la televisione pubblica, ammonta a 90 euro l’anno.Questo vale anche da quando la tassa è stata inserita automaticamente in bolletta o, soprattutto, in caso di evasione regolarizzata in ritardo. Meglio sempre conservare una prova dell’avvenuto pagamento così da poter dormire sonni tranquilli. E il Canone Rai, essendo una delle imposte più evase, è tenuta sempre sotto controllo.
Quindi, occorre tener nota di tutte le bollette arretrate con incluso il pagamento bimestrale delle 18 euro dedicate alla tassa. Non è difficile farlo oggigiorno. Infatti, sempre più spesso queste vengono conservate nelle apposite app del provider di energia elettrica. Meglio però salvarle nel caso decideste, prima dei 5 anni, di cambiare fornitore e così perdere tutto lo storico conservato con il precedente.
Vi ricordiamo inoltre che esistono casi in cui è possibile essere esonerati dal pagamento di questa tassa. Inoltre pare che siano all’orizzonte pericolosi aumenti del Canone Rai.