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Diesel: in Italia sta arrivando una maxi tassa da paura

Dopo il recente aumento prezzi dei carburanti, il Governo sta pensando di introdurre in Italia una maxi tassa per diesel e benzina. Una mossa strategica proposta dal Ministero per la Transizione Economica che ha come obbiettivo quello di aumentare il costo del carburante per spingere verso l’elettrico o l’ibrido. Pur restando per ora un’ipotesi, spaventa tutti l’idea che i prezzi possano salire ulteriormente oltre il livello insopportabile raggiunto in questi giorni.

 

Diesel: si pensa a una maxi tassa sui carburanti per favorire la transizione all’ecosostenibile

La parola ecosostenibile è sempre più utilizzata e forse anche sfruttata per giustificare la voglia di fare cassa. In questo caso l’idea di introdurre una maxi tassa su diesel e benzina sarebbe venuta per favorire il passaggio all’ecosostenibile. Una scusa? Non lo sappiamo, ma quasi sicuramente poco apprezzata dai cittadini italiani che stanno affrontando già un pesante aumento prezzi sui carburanti.

Sarebbe il Ministro Roberto Cingolani ad aver annunciato la volontà di inserire una maxi tassa su diesel e benzina. Questa rientrerebbe nel piano di un taglio dei SAD, ovvero dei Sussidi Ambientali Dannosi. Tradotto in soldoni si parla di tagliare 19 miliardi di euro. Ecco come dovrebbe essere redistribuiti:

Non si devono creare scompensi sociali che sarebbero, in questo momento, quanto mai duri per categorie che peraltro hanno già subito il lungo periodo Covid. Le riflessioni che stiamo sviluppando sui sussidi ambientalmente dannosi sono di dare un segnale non ambiguo“.

Cosa c’è di meglio se non togliere i sussidi dai tanto odiati diesel e benzina per spingere verso l’esodo di massa all’elettrico o all’ibrido? Sembra proprio che nessuno abbia sentito la denuncia di Adiconsum in merito proprio all’aumento prezzi dei carburanti:

Oggi benzina e diesel costano rispettivamente il 23,4% e il 24,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Un rincaro che si ripercuote non solo sui costi di rifornimento ai distributori, ma sui listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti che risentono del rialzo dei carburanti. Basti pensare che in Italia l’85% della merce trasportata viaggia su gomma, e i costi di trasporto incidono sui prezzi finali praticati ai consumatori. Il Codacons ha fatto un appello al premier Mario Draghi affinché, dopo il decreto sugli aumenti delle bollette di luce e gas, il governo intervenga anche su benzina e gasolio, tagliando le accise anacronistiche che ancora oggi gravano sui carburanti e riducendo l’Iva“.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini