Dal 2017 l’azienda cinese Dreame è entrata a far parte dell’ecosistema di prodotti per la casa di Xioami, elemento che la porta in vantaggio rispetto ad altri competitor grazie al supporto da parte del colosso Xiaomi e della sua app ufficiale di gestione del dispositivo, che vedremo più avanti in maniera approfondita. In questo 2021 finalmente Dreame è riuscita a portare sul mercato un robot aspirapolvere da urlo, Dreame L10 Pro, che non solo fa tutto quello promette, ma anche di più: aspira, lava, riconosce gli oggetti e gli ostacoli, mappa la superficie lavabile della nostra casa e molto altro. Cosa potremmo volere di più a questo prezzo?
Disponibile in due diversi varianti, bianca e nera, Dreame L10 Pro arriva sul mercato con una finitura lucida davvero molto curata sulla parte superiore. Certo, non è il massimo per le impronte o per lo sporco, soprattutto con la versione nera sulla quale la polvere si vede ancora di più, ma in casa fa la sua bella figura a livello di design. La forma del robot è rotonda con 35cm di diametro e un’altezza da terra che arriva a 8cm per quanto riguarda i lati e a 10cm per la torretta che contiene i vari sensori di rilevamento della posizione e degli ostacoli. Il peso supera i 3kg, ma la realizzazione interamente in plastica aiuta sotto questo aspetto, rendendolo effettivamente molto più leggero di quanto possa sembrare ad una prima occhiata. Comunque sollevarlo per eseguire la manutenzione sarà facile per chiunque. I lati del prodotto presentano invece una finitura opaca, soprattutto per evitare che si possa graffiare facilmente contro ostacoli di qualsiasi tipo, e sulla parte anteriore sono presenti diversi sensori per gestire la pulizia e la rilevazione di limiti e ostacoli (che poi andranno puliti manualmente ogni tot ore di funzionamento). La parte frontale presenta anche una sorta di cuscinetto ammortizzatore che permette al robot di toccare delicatamente un ostacolo senza danneggiarlo o danneggiarsi.
La base di ricarica e di riposo è davvero molto compatta e si compone di un singolo elemento da collegare alla corrente: sulla parte frontale è presente un dettaglio nero che contiene i sensori necessari a richiamare il robot alla base per effettuare la ricarica una volta terminata la pulizia, e una piccola base anteriore composta di due pin che permettono il passaggio di corrente alla batteria di L10 Pro.
I tre tasti di interfaccia presenti sul lato superiore di Dreame L10 Pro ci permettono di gestire il robot anche senza il bisogno dell’app. Il primo pulsante sulla sinistra è dedicato alla pulizia spot di un certo punto della casa; quello centrale avvia la pulizia completa della mappa salvata, mentre l’ultimo sulla destra fa tornare alla base di ricarica il device, interrompendo di fatto la pulizia in corso.
La spazzola basculante principale si trova sotto al robot in posizione centrale e ha una larghezza di 17cm, che le permette di avere un buon raggio di copertura al suo passaggio. Oltre alla spazzola principale, che può essere estratta con un click e pulita occasionalmente per rimuovere la sporcizia rimasta incastrata, è presente una seconda spazzolina composta da tre bracci, in grado di ruotare e di far arrivare il robot anche ai lati delle stanze o negli angoli. Sporgendo dal corpo stesso, la spazzolina rotante raccoglie la polvere e la sporcizia anche laddove L10 Pro non potrebbe arrivare, aiutando nella pulizia di zone difficili.
Il serbatoio per la polvere ha una capienza di 570ml e può essere estratto semplicemente con una mano premendo sullo sblocco dell’aggancio: non è molta la capienza, infatti se la vostra casa è particolarmente impolverata o il pavimento è particolarmente sporco, si riempirà con un paio di passate, mentre se è pulita potrete pensare di svuotarlo ogni 4-5 pulizie (dipende ovviamente anche dalla superficie di pulizia). Il serbatoio estraibile per l’acqua invece ha una capienza di 270ml: anche in questo caso potrebbe sembrare poca l’acqua a disposizione, ma è comunque più che sufficiente per lavare una superficie di circa 40-45mq effettivi senza dover effettuare il refill dell’acqua.
Dreame sconsiglia di usare alcun tipo di detergente all’interno del serbatoio, per evitare che nel tempo si possano accumulare dei residui in grado di bloccare i tubi che spruzzano acqua sul panno, ma potrete sempre usare il detergente o il disinfettante direttamente sul panno fornito in dotazione, che si aggancia al serbatoio con una guida rigida e due supporti in velcro. Il panno fornito è di buona qualità e ci permette di lavare ininterrottamente per circa 30 minuti, dopo i quali riceveremo un avviso per sciacquarlo e poi riprendere la pulizia. Le sue dimensioni raggiungono quasi quelle di metà robot, per una pulizia più efficiente rispetto ad altri modelli, il cui panno è molto più compatto, e che soprattutto garantisce un minor numero di passate sul pavimento.
Tirato fuori dalla scatola temevamo che potesse richiedere una lunga configurazione anche per la mappatura della casa, ma in realtà Dreame L10 Pro ci ha smentito subito. Seguendo alla lettera i passi delle istruzioni molto curate contenute all’interno della scatola e sul robot ed eseguendo il pairing con l’app dedicata Xiaomi Home (che analizzeremo in un paragrafo tutto suo), il robot avvierà la prima pulizia in totale autonomia, senza che l’utente sia in grado di fare o settare nulla. Per eseguire il pairing basterà tenere premuti i due tasti laterali già visti nel paragrafo del design per avviare la modalità di registrazione e collegamento del prodotto. Infatti, questa prima pulizia serve anche e soprattutto a creare una mappa della casa, che ci permetterà a partire dalle pulizie successive di selezionare e personalizzare l’esperienza. Fin dal primo momento emerge la semplicità di utilizzo e l’automazione che questi nuovi robot garantiscono, grazie a dei sensori molto precisi e una capacità di gestione e mappatura degli ambienti davvero ottima.
Una potenza di aspirazione di 4000Pa ci ha garantito un livello di pulizia che non ci saremmo aspettati da un prodotto di questa fascia. Anzi, grazie all’azione combinata delle due spazzole difficilmente abbiamo riscontrato dei residui a terra di polvere, capelli o anche briciole in cucina. Una volta eseguita la pulizia completa sembrerà di avere una casa linda e pulita anche negli angoli più remoti che avremmo invece ignorato o dimenticato con una pulizia manuale. Il sensore 3D ToF a bordo ci garantisce un’ottima mappatura della casa e delle superfici raggiungibili, e anzi è in grado di riconoscere qualsiasi tipo di ostacolo, anche le gambe delle sedie o dei tavoli più sottili. Dopo la prima mappatura, che garantisce una riproduzione fedele degli ambienti e delle superfici raggiungibili dal robot, verrà eseguita una scansione continua per individuare eventuali ostacoli durante la pulizia e adattare il proprio percorso automaticamente in modo tale da evitare l’ostacolo e garantire al tempo stesso il passaggio più efficiente in termini di pulizia e consumo di batteria.
Il fatto che il robot sia alto solo 8cm (10cm nel punto più alto del sensore) ha permesso di arrivare anche sotto i letti o parzialmente sotto la cucina, per pulire zone che altrimenti sarebbero state lasciate a loro stesse per diverso tempo o fino alle pulizie di Primavera. Inoltre, destreggiarsi sotto ad un tavolo pieno di sedie per cercare di raggiungere anche i luoghi più difficili da pulire, sembra essere la specialità di questo modello, che analizza in maniera minuziosa la situazione, passando più e più volte qualora sia necessario. Il rumore del motore non è eccessivo, soprattutto se utilizzato a potenza Standard (disponibili 4 livelli di potenza): con il Turbo i decibel salgono a 75db, ma in modalità normale si sente a malapena, soprattutto se non si trova in stanza con noi, ma in un’altra parte della casa. Dreame ha pensato bene di inserire al suo interno un sensore in grado di capire se la superficie su cui si trova il robot è un tappetto o irregolare, in maniera tale da aumentare la potenza automaticamente per quei casi o quelle sezioni della casa che lo necessitano.
Le due ruote motrici a bordo, nonostante le loro dimensioni super compatte, riescono a salire e scendere anche scalini impervi di 2cm (testato più volte) senza neanche entrare in difficoltà. Non ci siamo mai trovati a dover intervenire manualmente per sbloccare il robot incastrato o bloccato in qualche punto più difficile della casa.
5200mAh garantiscono un’autonomia più che adeguata alla maggior parte degli utenti. Dalle nostre prove consumi e prestazioni si sono mantenute sempre molto costanti tra le diverse prove di pulizia con i seguenti risultati:
Ovviamente queste sono solo indicazioni generali, poiché i consumi potrebbero variare, e di molto, in base a diversi aspetti e diverse variabili. I tappeti, in luoghi angusti o difficili da raggiungere costringono il robot a passare più volte o ad aumentare le manovre necessarie per eseguire una pulizia approfondita. Se invece avete a disposizioni stanze ampie con pochi ostacoli, oltre a metterci di meno come tempistiche, diminuirà anche il consumo finale. Nella prova che abbiamo eseguito le condizioni erano le peggiori, con ambienti piccoli e tanti tappeti sparsi per casa, che hanno portato a completare la pulizia in circa 40 minuti con una batteria residua cospicua.
Se il robot non dovesse farcela a completare la pulizia con una singola carica (garantita in ogni caso per superfici fino ad un massimo di 250mq), tornerà alla base per ricaricarsi e concludere la pulizia alla fine della ricarica, che avviene da 0 a 100% in poco più di due ore.
Ma veniamo a quegli aspetti che potrebbero essere migliorati o che potrebbero rappresentare un problema nell’utilizzo. Nessun prodotto ne è esente e questo L10 Pro non fa eccezione. Partiamo dal presupposto che il device odia i tappeti con le frange molto lunghe. Purtroppo, a causa della spazzola basculante le frange si vanno ad incastrare e strappare nella spazzola, rischiando di rovinare il tappeto e nei casi più estremi anche la spazzola stessa. Le frange che abbiamo testato presentano una lunghezza di 5-6cm e hanno comunque messo spesso in difficoltà L10 Pro nel momento in cui si trattava di salire sul tappeto: nulla di grave, in un modo o nell’altro è sempre riuscito a salire in maniera autonoma, ma spesso dentro al serbatoio troviamo residui di frange strappate dal tappeto. Un altro punto debole sono gli specchi: se ne avete molti a casa e che arrivano fino al pavimento, il device andrà spesso in confusione (anche qui risolvendo da solo il dilemma dello specchio) portando ad un piccolo aumento del tempo di pulizia. Infine, i cavi di ricarica dei nostri smartphone non vengono rilevati dal sensore e il robot ci passa sopra come se non ci fossero: spesso se li è portati dietro per diversi metri prima di riuscire a liberarsene, ma sarebbe comunque meglio evitare di lasciarli sparsi per casa per non farli rimanere incastrati nella spazzola.
Xiaomi Home è l’app di riferimento per la gestione del robot e della pulizia di casa. Attraverso l’app si può fare davvero tutto, dalla personalizzazione della mappa della casa, con relativa divisione degli ambienti, indicazioni dei luoghi vietati per il lavaggio o dei luoghi in cui non far andare il robot, fino alla possibilità di programmare le pulizie ad un certo orario in maniera del tutto automatica. Non abbiamo riscontrato problemi o bug tramite l’utilizzo e Xiaomi Home ha sempre garantito un corretto funzionamento e un’ottima fluidità. Attraverso l’app è possibile anche selezionare le tre diverse modalità di pulizia: quella dedicata all’intera casa, quella dedicata alla selezione delle stanze da pulire o semplicemente tracciando un’area da pulire sulla nostra mappa. A seconda dell’esigenza potremo avviare uno di questi programmi, mentre anche a livello di programmazione le possibilità sono davvero tantissime. Non solo possiamo impostare diverse programmazioni, ma anche le stanze da pulire, la potenza da usare, i giorni di utilizzo e l’orario di partenza. In ogni caso Xiaomi Home è un valore aggiunto da tenere in considerazione per la gestione del robot.
Il collegamento con il proprio smartphone avviene tramite connessione Wi-Fi 2.4GHz, con una potenza e un raggio adeguato per permettere al robot di essere posizionato anche a distanza dal router. La mappatura invece è stata precisa fin dalla prima pulizia, anche se la gestione e il riconoscimento automatico delle stanze non è stato molto preciso: con pochi tap abbiamo potuto settare manualmente la divisione delle stanze e degli ambienti per avere una pulizia sempre precisa e accurata.
La maggior parte delle istruzioni riguarda proprio l’aspetto della manutenzione, da non sottovalutare affatto in questo caso e per questo tipo di apparecchi.
L’app penserà a tutto, anche a segnalarvi quali sono le azioni da intraprendere: ogni tanto dovremo pulire i sensori anteriori e laterali dalla polvere, o le due spazzole poste sotto al robot, per garantire una pulizia adeguata e al massimo delle capacità del prodotto.
Inoltre, sono presenti diversi elementi da sostituire dopo un certo tempo di utilizzo (200 o 300 ore): la spazzola principale andrebbe cambiata dopo 300 ore di utilizzo, la spazzolina laterale dopo 200 ore di utilizzo, così come il filtro per l’aria e la polvere e il panno per lavare.
Complessivamente comprando tutti questi ricambi originali si arriva a spendere 11-12€ circa per pezzo, ma se considerate le ore di utilizzo orientativamente si dovrà cambiare tutto dopo un anno circa di utilizzo. Tutto sommato una spesa accettabile in relazione alle funzionalità e che potrete anche rimandare se vedete che le spazzole sono in ottime condizioni. Sono presenti tantissimi ricambi compatibili su Amazon, a costi ancora inferiori (intorno ai 20-25€ per tutto il kit), ma non li abbiamo testati e non ne abbiamo uno in particolare da consigliarvi.
Conclusioni e prezzo
Il diretto competitor per potenza e funzioni di questo Dreame L10 Pro è Ecovacs T8 Pure, che però costa quasi 100 euro in più guardando allo street price dei due prodotti, e in più offre solo una compatibilità funzionante con Google Home e Alexa. Questa funzionalità dovrebbe essere supportata anche da L10 Pro, ma attualmente le relative skill non vengono riconosciute dai rispettivi device (che probabilmente necessitano di un aggiornamento software per abilitare correttamente il riconoscimento sui nostri assistenti vocali per la casa). Il prezzo di listino è di 389 euro, ma come già affrontato lo street price con offerte varie può arrivare a scendere anche in maniera cospicua, con prezzi che si aggirano intorno ai 320 euro. A questo prezzo Dreame ha portato sul mercato un flagship killer della categoria, con tantissime capacità e il massimo delle prestazioni in termini di rapporto qualità/prezzo. Certamente pagando di più le funzioni aumentano e le tecnologie migliorano, ma ad un prezzo tutto sommato contenuto questo robot aspirapolvere garantisce delle prestazioni adeguate per la maggior parte degli utenti e in grado di pulire a fondo senza sforzo e in maniera del tutto autonoma, con un motore dalla potenza non indifferente.