Nelle scorse settimane tante indiscrezioni sono giunte circa il destino del canone RAI. A partire dall’estate, infatti, molti addetti ai lavori parlano di un possibile addio del tributo per la tv di Stato dalle bollette per la fornitura energetica.
La presenza del canone RAI nelle bolletta dell’energia elettrica risale al lontano 2015, con l’attuazione della riforma Renzi. Con il passaggio all’interno della bolletta per la luce, il tributo ha subito una rimodulazione del costo con l’attuale prezzo di 90 euro rispetto ai precedenti 117 euro. Ai cittadini è stata inoltre concessa la possibilità di dilazionare il pagamento del tributo in 10 rate dal valore di 9 euro ciascuna.
Con l’inserimento del canone RAI in bolletta l’evasione è stata drasticamente ridotto. La tv di Stato, inoltre, dal 2015 può contare su un gettito netto dal valore di 1,3 miliardi ogni anno.
Le possibili novità per il canone RAI sono legate al varo del prossimo Decreto Concorrenza.
Stando alle indicazioni del Decreto Sostegni Bis, con l’Italia che ha preso parte al programma del PNRR (Recovery Fund), si evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza per le spese accessorie delle forniture energetiche. La richiesta di maggiore trasparenza è richiesta proprio dall’Unione Europea come condizioni per il programma del PNRR.
Questa postilla potrebbe cambiare le carte in tavola per il canone RAI, anche se allo stato attuale non arrivano conferme da Palazzo Chigi circa un’eliminazione del tributo dalle bollette per la forniture energetica. Ulteriori novità potrebbero arrivare entro la fine dell’anno, proprio con il varo del Decreto Concorrenza.