Non siamo molto lontani dal 31 ottobre, ossia la data di scadenza del bollo auto. La suddetta è una tassa fondamentale per gli automobilisti italiani che, a quanto pare, non avrà altre deroghe ulteriori. Quindi, non esistono modi per aggirare il problema, a meno che non si faccia riferimento a dei debiti arretrati che rientrano nella cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali (dal 2000 al 2010).
Tuttavia, è bene fare attenzione, poiché l’errore è dietro l’angolo. Infatti, le modalità di pagamento sono ormai standard e leggere quello che c’è scritto sul web non è sempre la miglior cosa. Il 31 ottobre, di fatto, dovrà muoversi chi ha la tassa scaduta a settembre, mentre per il saldo c’è tempo fino alla fine del mese successivo a quello della scadenza.
Bollo auto: quando pagarlo e in che modo
Le cartelle esattoriali possono essere quindi non pagate per il periodo che va dal 2000 al 2010 e per chi non ha un reddito superiore ai 30.000 euro, oltre che un debito di 5.000 euro. Invece, per gli altri il bollo auto si pagherà regolarmente e se ciò non dovesse accadere, si incorrerà in sanzioni.
È importante elencare tutti i rischi: se per tre anni non paghiamo il bollo auto, è probabile che si incorrerà nella sospensione del veicolo dalla registrazione presso l’Aci fino alla radiazione totale. La tassa può essere pagata in ricevitorie e tabaccherie, ma anche tramite la banca è un ottimo metodo. Ovviamente, il tutto è fattibile anche tramite le sedi Aci. Essendo che si tratta di una tassa regionale, potrebbero esserci delle soluzioni alternative di pagamento disposte da alcune amministrazioni.