Il rebranding della società, come confermato anche da un rapporto di The Verge, mette l’app di Facebook alla pari di WhatsApp e Instagram, così come Oculus e altri servizi di proprietà di Facebook. La presunta mossa di marketing coincide con il crescente controllo da parte del governo degli Stati Uniti sulle sue pratiche commerciali. Oltre alle critiche sull’incapacità di Facebook di affrontare la disinformazione sulla piattaforma.
L’informatrice Frances Haugen si è recentemente fatta avanti sostenendo che la società antepone i propri profitti al bene degli utenti. Haugen ha fatto trapelare centinaia di documenti aziendali sul Wall Street Journal e ha testimoniato davanti al Congresso. Un’altra informatrice, Sophie Zhang, dichiara di aver riscontrato “evidenti tentativi da parte di governi nazionali stranieri di abusare di Facebook su vasta scala con degli scopi ben precisi”.
Secondo il rapporto, il nuovo nome di Facebook è un segreto ben custodito all’interno della società. Anche i dirigenti senior non sono a conoscenza dei dettagli sul nuovo brand. Tuttavia, è possibile che il nome rifletta il prodotto Horizon recentemente annunciato, un prodotto per la realtà virtuale ancora in fase di sviluppo che consente di partecipare a riunioni utilizzando gli avatar simili a cartoni animati di Oculus Quest.
L’azienda ha anche recentemente lanciato occhiali intelligenti in collaborazione con Ray-Ban a settembre. Questo prodotto, in particolare, non presentava il nome di Facebook da nessuna parte. Facebook sta lavorando inoltre al “Progetto Aria“, un progetto per occhiali intelligenti capaci di utilizzare la realtà aumentata per attività come la navigazione o la ricerca di oggetti smarriti.
L’amministratore delegato Mark Zuckerberg dovrebbe discutere i piani sul nuovo nome alla conferenza annuale Connect della società il 28 ottobre. La nozione di metaverso è quella cui Facebook mira da tempo, ipotizzando uno spazio online che sia persistente, sincrono, che abbracci sia il mondo digitale che quello fisico, offra “interoperabilità senza precedenti” e con un’economia pienamente funzionante.
Tuttavia, il concetto non è ancora del tutto sviluppato. Facebook ha annunciato solo di recente che avrebbe assunto 10.000 lavoratori in Europa per costruire questa visione. Non è raro tra le aziende della Silicon Valley cambiare marchio per espandere i propri servizi. Google si è riorganizzata sotto Alphabet Inc nel 2015 per presentarsi come un conglomerato globale con iniziative come auto a guida autonoma e tecnologia per il campo sanitario.