Le cose poi potrebbero davvero precipitare, ma stiamo parlando di un caso limite, e si inizia a paventare la possibilità che la benzina possa raggiungere la mostruosa cifra dei 4 euro al litro. A parlare della situazione Alberto Clò, direttore della Rivista Energia; ecco quanto dichiarato: “Nel medio termine potremmo vedere il vero impatto del crollo degli investimenti e se i prezzi saliranno a 150-200 dollari al barile, come qualcuno ipotizza, la nostra benzina potrebbe toccare i 4 euro al litro“.
Ma come si può giudicare un aumento tanto repentino del costo della benzina? Il caro benzina che stiamo oggi vivendo è causato prevalentemente da tre fattori, come afferma lo stesso Clò. Il primo è legato alla ripresa delle attività dopo la pandemia che ha portato ad un brusco aumento della domanda. Il secondo fattore è il quasi totale monopolio di alcuni stati sull’offerta, dati pensare ai pesi dell’OPEC e alleati.
Infine il grande gigante rosso, la Cina; a causa di una grave crisi energetica, ha dato mandato per l’acquisito di combustibili (quindi petrolio, ma anche carbone e metano) indipendentemente dal prezzo di vendita. Insomma se a questi fattori si unisce anche la lenta ma inesorabile fine delle risorse fossili per la produzione del carburante appare quanto mai urgente un repentino passaggio alle energie rinnovabili.