Vaccino si o no? Con due dosi identiche o vaccinazione eterologa con due dosi differenti? Conclamato che il vaccino va fatto, bisogna adesso capire quale sia la soluzione più potete contro il Covid, e secondo l’Ema ci sarebbero dei risultati.
Fare un vaccino con due dosi differenti tra loro potrebbe concedere al diretto interessato molti più anticorpi contro più varianti del virus. La risposta immunitaria dunque sarebbe maggiore secondo i test condotti dall’Agenzia del Farmaco.
“Stiamo vedendo risultati promettenti da studi che confermano una risposta immunitaria più forte quando il vaccino somministrato come 2° o 3° dose è diverso dal vaccino che è stato inizialmente ricevuto”, questo è quanto riferito ufficialmente da Marco Cavaleri, responsabile che si sta occupando della task force vaccini. “Continuiamo a raccogliere e analizzare i dati sulla vaccinazione eterologa
“.
Pronta per la sperimentazione inoltre sarebbe la nuova pillola prodotta dalla Merck, azienda americana che avrebbe dunque lanciato il nuovo antivirale Molnupiravir. Le sperimentazioni sarebbero già state condotte, con i test ufficiali dell’Ema che sarebbero pronti a partire. Grandi riscontri sono arrivati anche dalla Casa Bianca, attraverso Anthony Fauci, virologo e infettivologo italo-americano.
“L’Ema – ha poi spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’ente regolatorio Ue – ha dialogato costantemente con lo sviluppatore” del prodotto, descritto dagli esperti come la speranza di un primo trattamento domiciliare anti Sars-CoV-2. “Ci aspettiamo l’inizio della” procedura di revisione continua “rolling review la prossima settimana“.