Secondo il Wall Street Journal, i dipendenti di Facebook durante una presentazione interna hanno dichiarato che il sistema dell’azienda per rilevare account falsi tende a sottovalutarli.
Uno studio su 5.000 recenti iscrizioni alla piattaforma indica che almeno il 32% e fino al 56% appartengono effettivamente a utenti già iscritti. Ciò solleverebbe dubbi sulle stime che Facebook fornisce agli inserzionisti sul numero di utenti che è probabile che raggiungano, mettendo potenzialmente in dubbio un pilastro fondamentale dei suoi profitti.
Il prezzo delle azioni di Facebook è sceso fino al 6% dopo che il suo rivale Snapchat ha sollevato nuovi dubbi sulla privacy. Un portavoce di Facebook ha dichiarato al Wall Street Journal: “È risaputo che analizziamo gli account duplicati. Nulla in questa storia cambia la stima degli account falsi che divulghiamo nei nostri documenti pubblici. Include nuovi utenti, o dati di cui forniamo un contesto ai nostri prodotti pubblicitari, interfacce pubblicitarie, nei nostri centri assistenza e altrove.”
L’enorme valore di mercato di 964 miliardi di dollari di Facebook è in parte sostenuto dalla sua capacità di fornire agli inserzionisti statistiche accurate. La società afferma nei suoi rapporti pubblici trimestrali che circa il 10% dei suoi quasi 3 miliardi di utenti elencati sono account falsi o duplicati.
Secondo il WSJ, tuttavia, lo staff di Facebook è preoccupato che le stime per gli inserzionisti possano contare molti account duplicati che spesso sono dovuti ad utenti bloccati dai loro profili originali che ne creano di nuovi. I ricercatori hanno calcolato che un tipo specifico di campagna pubblicitaria potrebbe avere una copertura stimata ridotta di circa il 2,2%, o talvolta fino al 10%.