Come altri produttori di chip, l’azienda sta lottando per produrre abbastanza processori per soddisfare la vasta domanda, portando a problemi di disponibilità di qualsiasi prodotto, dalle PlayStation 5 alle auto. “Questi problemi con la produzione di chipset sono più complessi del previsto” spiega Pat Gelsinger alla CNBC.
“Siamo nella fase peggiore ora, ogni trimestre del prossimo anno miglioreremo in modo incrementale. Nonostante i miglioramenti, non ci sarà un equilibrio tra domanda e offerta fino al 2023″, dichiara Gelsinger. Il problema non è solo creare chip in generale, ma che parti specifiche potrebbero non essere disponibili. Ciò sta compromettendo le vendite dei computer con processori Intel, spiega Gelsinger, poiché è difficile ottenere tutti i componenti necessari.
Il prezzo delle azioni di Intel è sceso dell’8% dopo l’annuncio della riduzione dei chip del 2%. La carenza di chip è in gran parte dovuta ad una collisione di problemi a livello globale, dal coronavirus al maltempo, che hanno reso difficile la produzione di semiconduttori. Allo stesso tempo, la domanda è aumentata notevolmente, poiché la pandemia e i relativi lockdown hanno fatto sì che le persone cercassero di acquistare prodotti tech per lavorare e vivere meglio a casa.