Presso l’ospedale di Piacenza sta accadendo qualcosa che fa ben sperare per quanto riguarda l’umanità delle persone. L’Ausl si starebbe infatti occupando di ricercare tutti i parenti delle vittime da Covid per restituire loro i beni personali dei deceduti.
“Noi ci speriamo ancora: se qualcuno riconoscesse questi oggetti e volesse richiederli, ovviamente fornendo una descrizione utile per identificarli, può contattarci tramite l’Urp. Non ci arrendiamo e continueremo a cercare“.
Covid: restituire i beni ai parenti delle vittime con ogni sforzo, è etica
Dall’inizio della pandemia il personale della Ausl sta provando in tutti i modi a restituire gli effetti personali delle vittime registrate. Per riuscire a risalire agli aventi diritto, è stato addirittura creato un team preposto.
“Ce l’abbiamo messa tutta per restituire gli oggetti, oltre 500 grandi sacchi con indumenti e oggetti e un centinaio di buste più piccole, contenenti valori, alcuni molto preziosi, come orologi e gioielli, altri che invece hanno avuto un grande significato affettivo per chi ha perso un genitore, un coniuge o un familiare – questo è quanto spiegato da Gabriella Di Girolamo (Direzione delle professioni sanitarie), Elisabetta Tinelli e Manola Gruppi (Affari legali Ausl) – Ci sembrava etico fare ogni sforzo possibile e siamo andati incontro ai parenti con il massimo impegno, anche se tutto questo percorso ha richiesto tempi lunghissimi e sollevato ancora tantissimo dolore per tutti. Ma era doveroso. La stragrande maggioranza degli oggetti è stata restituita, qualcosa – ne siamo consapevoli – è andato probabilmente perso nella concitazione dei primi momenti dell’emergenza o nei passaggi tra i vari reparti o strutture sanitarie“