Un nuovo furto di dati ha colpito gli utenti Facebook, il social network creato da Mark Zuckerberg. Secondo alcuni dettagli, i dati di oltre 178 milioni di persone sono stati estratti in maniera illegale e venduti nel dark web.
Si tratta di un’operazione su larga scala che sembra avere come unico colpevole Alexander Solonchenko. L’hacker ucraino ha utilizzato un’app per Android creata appositamente per analizzare i contatti di Messenger ed estrarre le informazioni sensibili.
Sfruttando la funzionalità per importare i contatti della propria rubrica su Facebook, l’hacker è riuscito ad ottenere il numero di telefono di milioni di utenti. Grazie a questi dati, ha analizzato i vari utenti in modo da estrarre quante più informazioni possibile dai profili degli account Facebook associati al numero.
L’app creata dall’hacker ucraino ha continuato ad analizzare i profili Facebook tra il gennaio 2018 e il settembre 2019. A partire da fine 2019, Facebook ha chiuso la funzionalità mettendo fine alla possibilità di raccolta.
Tuttavia, a partire dal dicembre dell’anno successivo l’hacker ha venduto i primi dati nel dark web. Oltre ai profili personali sul social, l’hacker ha sfruttato una metodologia simile per avere accesso ai dati bancari degli utenti con un conto presso i principali Istituti bancari in Ucraina.
Facebook ha intentato una causa contro Alexander Solonchenko chiedendo alla Corte Distrettuale Northern District della California di impedire la vendita dei dati. Secondo l’azienda, i danni causati dalla violazione dei servizi offerti sono incalcolabili ed inoltre si chiede il ban a vita dal Social Network.