I no vax durante gli ultimi giorni hanno usato un dato dell’ISS, interpretandolo male e facendo credere che i morti dall’inizio della pandemia da Covid siano poco meno di 4000. A chiarire il tutto ci ha pensato l’ente tramite Graziano Onder:
“L’interpretazione del dato non è corretta“. Il numero sarebbe stato tirato fuori da una percentuale usata nel modo sbagliato senza contare la complessità riguardante le malattie croniche. “E pensare che gli stessi identici dati li stiamo pubblicando dal marzo del 2020 ma se ne sono accorti soltanto adesso evidentemente“.
Covid e numeri: la falsa interpretazione dei no vax
“E’ tutto sbagliato – riferisce Onder – non è vero che solo il 2,9% dei decessi sono dovuti al Covid. Certo, la stragrande maggioranza dei morti sono persone che avevano malattie preesistenti ma che molto spesso erano in buon equilibrio di salute, e avrebbero vissuto ancora per molti anni“.
“A meno di rare situazioni drammatiche l’ipertensione non porta alla morte – dichiara Graziano Onder – Quindi non può essere quella la causa del decesso di chi ha preso il Covid. Ma noi abbiamo rilevato anche altre patologie con le quali si può convivere per decenni, come il diabete. Gli stessi problemi cardiologici, come la fibrillazione o lo scompenso, possono essere ben gestiti grazie ai farmaci“.
In breve “si sta dando un’interpretazione non corretta. E del resto sono mesi che diciamo che solo una piccola parte delle persone che muoiono di Covid non avevano altri problemi, la percentuale è sempre la stessa. Chi aveva altre patologie non ha perso la vita a causa di quelle ma del virus“.
Oltretutto c’è anche un altro dato che testimonierebbe l’incidenza del virus sulla popolazione, ovvero i 100.000 morti in più rispetto alla media degli anni precedenti che sono stati registrati nel 2020.