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Squid Game: in Italia arriva l’appello preoccupato della Polizia di Stato

Molte famiglie non riescono per nulla a gestire i contenuti che i loro figli guardano online e sulle piattaforme di streaming on demand. Questo comporta gravi conseguenze nella società, soprattutto laddove i più piccoli vivono gran parte della giornata insieme ai loro coetanei: la scuola. Squid Game, di questa stiamo parlando, è l’ultima serie TV Netflix di successo. Un vero e proprio fenomeno che si è trasformato in un grave pericolo per i bambini. In Italia è arrivato addirittura l’appello della Polizia di Stato. Ecco tutti i dettagli.

 

Squid Game: cosa sta succedendo nelle scuole elementari

Come ben sappiamo, Squid Game è la nota serie TV sudcoreana disponibile a catalogo Netflix che, in poco tempo, è diventata un fenomeno mondiale. Purtroppo anche emulativo, tanto che presidi, insegnanti e genitori sono molto preoccupati. È vero che questi ultimi hanno una responsabilità importante nella crescita dei loro figli, ma è altrettanto vero che non sempre si può controllare tutto, soprattutto quando stanno insieme ai loro coetanei.

Ed è qui che si sta perpetrando qualcosa di seriamente preoccupante. Tant’è che, soprattutto nelle scuole elementari, bambini di diverse età se ne stanno dando di santa ragione emulando le peggiori scene di violenza della serie Squid Game. Da qui, la necessità di dare supporto

ai genitori e a chi educa questi bambini. È quindi spiegato il perché del recente appello pubblicato sui social dalla Polizia di Stato.

 

Il vademecum della Polizia di Stato Online

Ecco i punti più salienti del vademecum realizzato e pubblicato su Facebook dalle Forze dell’Ordine. Una sorta di prontuario e anche un monito per aiutare genitori in primis, ma anche insegnanti e strutture scolastiche ad affrontare questa situazione:

  • ricordate che la serie Squid Game è stata classificata come VM 14 ovvero vietata a un pubblico di età inferiore a quella indicata. Questa limitazione indica che i suoi contenuti possono turbare i minori con intensità variabile a breve e lungo termine;
  • parlate in famiglia della serie, chiedete ai bambini/ragazzi cosa ne pensano in modo che, anche se non hanno il permesso di vederla, siano in grado di partecipare a eventuali commenti e discussioni con i coetanei;
  • ricordate ai bambini/ragazzi che quanto rappresentato nelle serie è frutto di finzione e che la violenza non è mai un gioco a cui partecipare;
  • se avete contezza che stanno circolando tra i bambini/ragazzi giochi violenti che imitano quelle ritratte nella serie, non esitate a segnalare la cosa a www.commissariatodips.it.

 

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini