Il Covid può diffondersi in più modi, soprattutto nell’ambito scolastico dove la concentrazione di persone nello stesso ambiente è frequente e alta. Per tale motivo si sta studiando una vera e propria strategia, la quale dovrebbe andare ad evitare la didattica a distanza.
Si prevede dunque che nel caso in cui un test dovesse risultare positivo, non ci sarà la quarantena per l’intera classe. I test saranno ripetuti dopo quattro giorni per ulteriori controlli.
Le parole provengono da Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che parla di quelle che saranno le disposizioni:
“Sulla scuola c’è un gruppo di lavoro che vede coinvolto l’Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute, il ministero dell’Istruzione e le Regioni” e attualmente “c’è una riflessione proprio su come governare la presenza di eventuali casi positivi dentro i singoli contesti scolastici e dentro le singole classi garantendo evidentemente la sicurezza con dei meccanismi di fattibilità. S
i può immaginare, vista la specificità del contatto scolastico, in alcune situazioni anche attraverso l’uso mirato dei tamponi che possono consentire, proprio per la specificità del contatto, di poter permettere la didattica in presenza“.
Queste sono infine le parole del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi che dunque ufficializza quelle che saranno le disposizioni nel mondo della scuola:
“è già stato convocato ed è già operativo un tavolo tecnico composto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Struttura Commissariale e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi COVID-19 e le misure di quarantena in ambito scolastico così da raggiungere quanto Lei auspicava, una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.