Il bagno malfunzionante del razzo ha attivato il sistema d’allarme a metà del viaggio. SpaceX e Jacob Isaacman, il miliardario a capo della missione, erano restii a rivelare i “dettagli cruenti”. Ora è trapelato online che in fase di volo un tubo si è scollato versando l’urina ovunque, a tal punto che anche in fase di atterraggio ci sono stati dei residui. Una notizia che può sembrare quasi divertente ma che avrebbe potuto compromettere l’intera missione.
Lo stesso problema è stato recentemente rilevato all’interno della capsula Dragon presso la stazione spaziale. “Non ce ne siamo nemmeno accorti. L’equipaggio non se ne è accorto fino al ritorno”, dichiara Gerstenmaier, come riportato dal New York Times. “Quando abbiamo recuperato il veicolo, abbiamo guardato sotto il pavimento e ci siamo resi conto del guasto”. Tuttavia, i rapporti del mese scorso contraddicono la dichiarazione di Gerstenmaier.
Gerstenmaier ha fatto notare che il problema dell’urina sparsa sul pavimento non è solo una storia che suscita ilarità. Per fortuna è entrata a contatto con una lega di alluminio insensibile alla corrosione
, senza mettere a repentaglio gli astronauti, la loro salute e il loro arrivo sulla Terra sani e salvi. Come soluzione permanente, SpaceX ha saldato il tubo all’interno della più recente capsula dell’azienda, chiamata Endurance dal suo equipaggio americano-tedesco. La NASA non ha ancora finito la revisione della nuova capsula.SpaceX sta conducendo alcuni test per assicurarsi che il liquido versato non abbia indebolito la capsula orbitante negli ultimi sei mesi, spiega Gerstenmaier. Qualsiasi danno strutturale potrebbe mettere in pericolo gli astronauti durante il loro volo di ritorno sulla Terra il mese prossimo. Nel frattempo, l’astronauta tedesco e tre della Nasa volano da Houston martedì per il conto alla rovescia. Come i loro predecessori, trascorreranno sei mesi nella stazione spaziale. Questo sarà il quarto lancio di astronauti della NASA con SpaceX e il suo quinto volo con passeggeri. La NASA si è rivolta a SpaceX e Boeing per trasportare gli equipaggi da e verso la stazione spaziale, dopo il ritiro nel 2011.