Sembra che il Covid abbia finalmente un nuovo nemico sviluppato da un’azienda statunitense: questo verrebbe rappresentato dalla “pillola Merck“. Ci sono già risultati molto incoraggianti per quanto riguarda questo nuovo medicinale che andrebbe a dimezzare addirittura il rischio di ospedalizzazione e dell’aggravarsi della malattia. La pillola, prende il nome di Molnupiravir, potrebbe essere ben presto pronta ad essere distribuita su grande scala.
“I risultati promettenti da valutare con attenzione. Abbiamo già disponibili vaccini e anticorpi monoclonali, ma mancano ancora antivirali. Non è facile mettere a punto un antivirale per un virus che, diversamente da altri, si replica velocemente e da malattia estremamente acuta. Riuscire ad averlo permetterebbe di disporre di un portafoglio di strumenti che ci rendano in grado di combattere un virus che si sta endemizzando”.
Covid: ora c’è il Molnupravir, la nuova pillola che abbatte il Covid
“Questo farmaco potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta nella lotta al Covid. Se somministrato nella prima fase della malattia potrebbe ridurre l’ospedalizzazione“, questo è quanto dichiarato da Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia, all’agenzia Agi. “È un’antivirale in senso stretto, diversamente da altri tre farmaci appena approvati da Aifa che regolano la risposta anti-infiammatoria“.
Seguono le dichiarazioni di Robert M. Davis, AD e presidente di Msd:
“La pandemia richiede urgentemente nuovi opzioni terapeutiche e trattamenti Covid-19 è ormai una delle principali cause di morte e continua ad avere un impatto significativo sui pazienti, le loro famiglie, la società in generale nonché i sistemi sanitari in tutto il mondo. Siamo fiduciosi che molnupiravir possa rappresentare un’importante opzione terapeutica e una componente essenziale dello sforzo globale per combattere la pandemia”.