La scuola è pronta a reagire al meglio ad un qualsiasi caso di Covid all’interno di una classe di alunni. Per evitare l’ipotesi di una nuova didattica a distanza, sono state disposte delle regole ben precise. Se dovesse manifestarsi un positivo, non verrà messa l’intera classe in quarantena, ma verranno effettuati i tamponi a tappeto ad intervalli di cinque giorni.
Le dichiarazioni che trovate in basso arrivano da Silvio Brusaferro, attualePresidente dell’Istituto Superiore di Sanità:
“Sulla scuola c’è un gruppo di lavoro che vede coinvolto l’Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute, il ministero dell’Istruzione e le Regioni” e attualmente “c’è una riflessione proprio su come governare la presenza di eventuali casi positivi dentro i singoli contesti scolastici e dentro le singole classi garantendo evidentemente la sicurezza con dei meccanismi di fattibilità. Si può immaginare, vista la specificità del contatto scolastico, in alcune situazioni anche attraverso l’uso mirato dei tamponi che possono consentire, proprio per la specificità del contatto, di poter permettere la didattica in presenza
“.
Secondo quanto riferito dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi queste sarebbero le linee guida ormai ufficializzate per quanto riguarda il mondo della scuola in caso di una positività:
“è già stato convocato ed è già operativo un tavolo tecnico composto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Struttura Commissariale e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi COVID-19 e le misure di quarantena in ambito scolastico così da raggiungere quanto Lei auspicava, una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.