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Iliad: brutta storia l’accusa di pubblicità ingannevole

Brutta storia per Iliad che, accusata di pubblicitàingannevole“, si è vista bloccare il suo ultimo spot pubblicitario. Sembra proprio che a spingere l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria a valutare il caso dell’operatore francese sia stata WindTre. Già in passato si era trovato in una situazione simile. Scopriamo insieme l’entità del danno e cosa sta succedendo nel mondo pubblicitario di Iliad. Davvero quello spot si può definire “ingannevole“, o forse chi ha mosso le accuse è spinto da una certa gelosia per il successo di questo provider?

 

Iliad: IAP rimuove uno spot pubblicitario definito ingannevole

Iliad il 28 ottobre 2021 è stata obbligata a rimuovere uno dei suoi spot da TV, Social Network, Punti Vendita, Simbox e Digital. L’accusa è di pubblicitàingannevole” e a comminare la sentenza è stato l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).

La frase incriminata dello spot di Iliad è questa: “Perché raccontarci storie? Con il 96% di utenti soddisfatti e un’offerta a 7 euro e 99 basta la verità!“. Questa campagna pubblicitaria è stata realizzata da TBWA Italia S.p.A. e programmata da PHD Media. Ecco la sentenza ufficiale di IAP:

La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti. Nel valutare l’ingannevolezza

della comunicazione commerciale si assume come parametro il consumatore medio del gruppo di riferimento“.

Insomma, Iliad – secondo l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria – non avrebbe realizzato uno spot pubblicitario contenente affermazioni veritiere perché fondate su sondaggi che sono basati su indagini a campione. Ciò vuol dire che questi dati non possono essere divulgati per promuovere un prodotto perché comprendono solo una parte dei clienti e non tutti.

Al 22 novembre IAP ha modificato la sua posizione. Ecco lo statement dell’azienda sull’argomento:

IAP ha respinto due diverse contestazioni riguardo la presunta denigratorietà del nuovo spot iliad, risultato legittimo, e l’operatore ha accolto con stupore l’unica contestazione non respinta da IAP, di cui non si conoscono ancora le motivazioni, che riguarda il rapporto tra il dato di soddisfazione IPSOS e la nota metodologica inserita nello spot. Il dato in questione, risulta comunque molto chiaro e tutte le informazioni che lo riguardano sono pubbliche e disponibili da sempre online qui“.

Vi ricordiamo inoltre che una pericolosa truffa sta mettendo in pericolo tutti i clienti Iliad. Questa volta però non c’entra l’operatore, ma hacker esperti capaci di svuotare il conto corrente della vittima.

 

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini