Settimana nera per l’economia. Ancora aumento carburanti dove i prezzi di diesel e benzina salgono ai massimi storici. È allarme crisi economica. A denunciare una situazione non più sostenibile sono diverse associazioni tra le quali l’Unione Nazionale dei Consumatori. L’effetto domino provocato dall’aumento prezzi dei carburanti si ripercuoterà su diversi settori e sarà davvero energico proprio per il periodo natalizio, quando le famiglie saranno costrette a limitare i loro acquisti.
“Gli aumenti dei beni energetici, luce, gas e carburanti, non solo hanno effetti diretti sulle tasche delle famiglie e sui costi delle imprese, ma hanno un effetto indiretto sul costo finale di tutti i prodotti, dal latte al pane, con conseguenze gravi per l’inflazione e la ripresa economica. Per questo il Governo deve intervenire prima del varo della manovra, riducendo le accise dei carburanti, dell’elettricità e del gas“.
È questo l’appello preoccupato di Massimiliano Dona, presidente Unione Nazionale Consumatori, che descrive lo scenario a cui andremo incontro in Italia se l’Esecutivo non calmiererà l’aumento prezzi dei carburanti
. Questo pericoloso caro benzina sta già avendo un impatto forte sull’economia delle famiglie.Questo perché “in un anno – conclude Dona -, dalla rilevazione del 26 ottobre 2020, quando la benzina era pari a 1.388 euro al litro e il gasolio a 1.259 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 17 euro e 91 cent in più per la benzina e 17 euro e 47 cent in più per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 25,8% e del 27,8%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 430 euro all’anno per la benzina e a 419 euro per il gasolio“.
In pratica, secondo i dati settimanali del Ministero della Transazione Ecologica, l’aumento carburanti in modalità self service si può tradurre così:
Se continuerà questo trend ne vedremo davvero delle belle e l’arrivo del Natale non sarà di certo una benedizione né per l’economia e né tanto meno per le tasche degli italiani.