La situazione pandemica non sta affatto migliorando. Come previsto da molti esperti e virologi, l’autunno alle porte sembra stia dando forza al Coronavirus e la Variante Delta e Delta Plus non sono di certo un aiuto. Anzi, l’indice Rt è in aumento, poco sotto la soglia critica epidemica. Infatti, risale la curva dei contagi da Covid-19. Ecco perché Roberto Speranza prevede l’annuncio dello stato di emergenza che il Governo pronuncerà senza paura, se necessario. E il Green Pass? Ancora fondamentale.
Covid-19: curva in risalita e stato di emergenza alle porte
A rivelare che lo stato di emergenza è alle porte a causa della risalita dei contagi da Covid-19 è il Ministro della Salute Roberto Speranza. Lo ha dichiarato senza troppe remore durante un’intervista andata in onda a “Mezz’ora in più“, noto programma in onda su Rai 3, e riproposta online nel canale informativo italiano Rai News:
“Proroga dello stato d’emergenza Covid-19? Come Governo ci baseremo sull’evidenza scientifica, se sarà necessario prorogare lo stato d’emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita“.
Il Ministro prosegue poi enunciando l’obbiettivo che potrebbe invertire la rotta dei contagi e della curva in risalita. Sono proprio i vaccini anti Covid-19 e l’aspettativa che almeno il 90% della popolazione possa essere vaccinata:
“Non ci siamo mai dati l’obiettivo secco del 90% di popolazione vaccinata ma se mi avessero detto che ad oggi ci sarebbe stata l’86% con la prima dose sarei stato contento, ma il 90% è un obiettivo ambizioso, ma alla nostra portata“.
Consequenzialmente ha anche dato risposta a tutte le polemiche sul Green Pass che ancora oggi riempiono le pagine di news, i social network e le piazze italiane. Cosa succederà con questo documento verde che sembra aiutare a tenere aperte diverse strutture limitando i contagi da Covid-19? La risposta l’ha data ancora una volta Speranza:
“Noi pensiamo che in questo momento il Green Pass sia fondamentale, perché ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università. In un quadro epidemiologico diverso, faremo naturalmente tutte le valutazioni necessarie. I numeri sono in crescita“.