Il rischio di imbattersi in app pericolose che nascondo vili Trojan è sempre all’ordine del giorno. Questo soprattutto quando si devono utilizzare applicazioni istituzionali che potrebbero essere clonate facendo credere di essere le medesime. Oppure alternative che propongono come migliorative in velocità e contenuti. È quello che sta succedendo in questi giorni a coloro che devono controllare il Green Pass. Infatti, il Garante Privacy ha lanciato l’allarme attenzionando chi utilizza VerificaC19. Il pericolo? Cadere nella trappola delle app pericolose anche per chi mostra il certificato verde contenente i suoi dati personali.
App pericolose: il Garante Privacy ricorda che VerificaC19 è una sola
In pericolo non ci sono solo gli esercenti che potrebbero scaricare app pericolose sul proprio smartphone credendo sia VerificaC19, ma anche per chi deve esibire il Green Pass. In pratica il rischio è che non siano rispettate le condizioni della privacy dettate e decise per l’app ufficiale.
Di VerificaC19 ce n’è una sola e per essere certi di non scaricare una delle app pericolose clone di quella ufficiale è bene effettuare il download direttamente dal sito ufficiale dgc.gov.it. Lì si possono trovare i link diretti all’applicazione sia per chi ha un dispositivo Android, che per chi ne ha uno Apple.
A denunciare il pericoloso fattaccio delle app pericolose che si divertono a proporsi come clone o applicazioni migliorative a VerificaC19 è stato il Garante Privacy. Ecco la denuncia che ha esposto spiegando i rischi che si incorrono a non prestare attenzione quando la si scarica:
“Diversi produttori e sviluppatori, anche di altri Paesi, hanno messo a disposizione sugli store on line app per la verifica del Green Pass che consentono a chi le scarica, inquadrando il QR Code, di leggere dati personali come nome, cognome, data di nascita, ma perfino dosi o tamponi effettuati. In alcuni casi le app richiedono anche una registrazione per il download e trasferiscono i dati a terzi“.
Il #GarantePrivacy ha avviato un’indagine sulle app per la lettura del #GreenPass che, inquadrando il QR Code, permettono di leggere dati personali come nome, cognome, data di nascita, e perfino dosi o tamponi effettuati ➡️ https://t.co/Raeled6CiM 👇
— Garante Privacy (@GPDP_IT) November 1, 2021
L’allarme del Garante Privacy su VerificaC19
Ecco l’allarme che il Garante Privacy ha lanciato in merito alle app pericolose di VerificaC19, avviando da subito un’indagine:
“Il Garante per la protezione dei dati mette in guardia tutti gli utenti dallo scaricare queste app, che trattano dati in violazione delle disposizioni di legge, le quali stabiliscono che è l’App VerificaC19, rilasciata dal Ministero della Salute, l’unica app di verifica delle certificazioni verdi utilizzabile per garantire la privacy delle persone“.
È bene prestare attenzione anche perché l’app ufficiale garantisce un controllo reale ed effettivo della bontà del Green Pass. Purtroppo l’utilizzo di cloni o app non ufficiali potrebbe alimentare la salita già in corso della curva contagi da Covid-19. Molti infatti si aspettano giorni particolarmente difficili.