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Toyota Aygo X: sta per arrivare un nuovo crossover che rivoluzionerà tutto

Costruita su una piattaforma condivisa con la Citroen C1 e la Peugeot 106, la prima generazione di Aygo è stata progettata per essere economica e versatile. Tuttavia, il suo successore del 2014 ha fatto una svolta importante, sfoggiando un design sportivo giapponese con una X nera sul davanti.

Ora, Toyota ha deciso di investire di nuovo nella nuova Aygo X, ma decidendo di cambiare radicalmente il progetto iniziale.

La “X” nel nome, gli elementi della carrozzeria in plastica nera, così come la struttura complessiva dell’auto non fa traspirare nessun elemento riconducibile al vecchio modello. Lo chiamano un “crossover urbano compatto” e, in base alle sue dimensioni esterne (235 mm più lungo, 125 mm più largo e 50 mm più alto del suo predecessore), si può indovinare il perché l’azienda non è timida nell’usare “compatto“.

Tutto questo ingombro in più si traduce anche in uno spazio interno più ampio, quindi l’Aygo X ha 45 mm di spazio extra per le spalle e 60 litri in più aggiunti allo spazio del bagagliaio (ora seduto a 231 litri). Da segnalare a questo punto che il crossover

è costruito sulla piattaforma GA-B dell’azienda, la stessa utilizzata per i nuovi modelli Yaris e Yaris Cross.

Un concept nuovo, ma non troppo

Ormai, probabilmente, tutti hanno capito il modo in cui i produttori usano la parola “crossover”, specialmente nei segmenti inferiori. L’Aygo X non fa eccezione: le uniche cose che rendono la nuova Aygo X un crossover sono l’altezza da terra leggermente migliorata (11 mm) e una posizione di seduta rialzata (di 55 mm).

La potenza è fornita dal motore 1KR-FE a tre cilindri da 1,0 litri dell’azienda giapponese che produce 71 CV (72 CV) e 91 Nm (67 lb-ft) di coppia massima. Questi non sono certo numeri per cui perdere la testa, ma vale la pena ricordare che l’Aygo X può pesare tra 940 e 1.015 chilogrammi (da 2.072 a 2.238 libbre), quindi sarà abbastanza agile. Almeno finché non si opti per l’opzione CVT con un cambio manuale a sei velocità.

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Pubblicato da
Simone Paciocco