Arcane, la nuova serie animata targata Netflix e Riot è finalmente arrivata. E’ ambientata in una città chiamata Piltover, che è sull’orlo di un grande cambiamento che potrebbe avere un impatto sull’intero regno fantastico di Runeterra.
Una coppia di scienziati sta escogitando un modo per sfruttare il pericoloso poterebbe si cela nel regno.
In questo contesto, lo spettacolo segue le storie di diversi personaggi. Lo spettacolo non perde tempo con grandi discariche di tradizioni, né si aspetta che tu sappia già chi sono questi personaggi. Vi, ad esempio, è uno dei personaggi più popolari di LoL, ma lo spettacolo serve principalmente come storia di origine per lei e pochi altri.
Per i fan, è una bella occasione per vedere come sono nati alcuni di questi personaggi ( è interessante capire come sono nati i guanti iconici di Vi) ma per tutti gli altri che non conoscono il gioco, i personaggi vengono presentati come persone interessanti in un momento cruciale della loro vita.
Nonostante questo non c’è nulla di Arcane che si può definire nuovo o rivoluzionario. È un racconto fantasy molto ben caratterizzato. I cattivi sono intimidatori, gli aspiranti eroi sono disordinati e riconoscibili, l’azione è estremamente soddisfacente da guardare e tutto si muove a un ritmo sostenuto. La cosa migliore che Arcane ha da offrire riguarda soprattutto lo stile grafico.
I nove episodi sono divisi in capitoli e vengono rilasciati come bundle di tre episodi nel corso di tre settimane. (Ricorda la trilogia sperimentale di film horror di Fear Street di Netflix.) Almeno per il primo capitolo, funziona bene perché i tre episodi hanno il loro arco narrativo ben chiaro.