Il 14 aprile 2020, in Canada, grazie alla Canadian Women’s Foundation nasceva per la prima volta il segnale di aiuto per le vittime di violenza domestica. Di lì a poco, il 28 aprile 2020, anche gli Stati Uniti (Women’s Funding Network, WFN) hanno scelto la strada del Signal For Help. E l’Italia?
Signal For Help: il segnale è arrivato anche in Italia
Nel 2021, in Italia si inizia a parlare finalmente di tale segnale. Il merito va al movimento giovanile della Lega, che ha presentato nei vari consigli comunali della Provincia di Pisa una mozione per diffondere l’uso del Signal For Help. A parlare vi è Rebecca Stefanelli, coordinatrice Lega Giovani provincia di Pisa, che ha dichiarato: “In molti Comuni, troppi purtroppo, la mozione è stata bocciata dalla maggioranza ritenendo il gesto addirittura “pericoloso” perché ad oggi non è previsto un protocollo preciso da attivare in questi casi”.
“È notizia di questi giorni – segnala però Stefanelli – quella che vede protagonista una sedicenne americana che, vittima di violenza domestica, ha riprodotto quel gesto al finestrino mentre si trovava in auto. Un automobilista, riconoscendo la mossa, ha chiamato subito il 911 e ha seguito il veicolo. Dopodiché ha aiutato la Polizia ad intercettarlo e farlo arrestare. Questa storia ci insegna che (sebbene sia necessaria l’adozione di un protocollo) il segnale è già di per sé efficace e più viene diffuso più sarà possibile salvare vite e salvare altre donne dai maltrattamenti”.
Infine, conclude la rappresentante della Lega: “A nome di tutto il movimento giovanile ringrazio il Comune di Vicopisano, ad oggi l’unico in provincia ad aver approvato la mozione sulla diffusione del Signal For Help presentata dal giovane consigliere Daniele Matricardi”.