IBM afferma di aver costruito un chip quantistico che, a suo dire, non può essere supportato in alcun modo da un qualsiasi computer classico.
Se fosse vero, questo chip rappresenterebbe un importante passo avanti nel calcolo quantistico. Secondo i suoi sostenitori potrebbe portare a cambiamenti radicali nel modo in cui siamo in grado di gestire le informazioni. L’azienda afferma che il processore quantistico è così potente che per simulare le sue capacità con un computer tradizionale, sarebbero necessari più bit di quanti siano gli atomi in ogni persona esistente.
I computer quantistici sono stati a lungo annunciati come il futuro dell’informatica. Tuttavia, usarli si è dimostrato difficile, con esempi concreti e su larga scala. IBM afferma di aver fatto un passo avanti creando un nuovo design che mette i componenti su diversi livelli e i qubit – la versione quantistica dei bit – tutti su un livello.
Chip quantistici: IBM parla della recente scoperta che potrebbe segnare un punto di svolta
Alcuni dettagli non sono ancora chiari sul risultato ottenuto dai ricercatori, che prende il nome di Eagle. Il risultato finale è un vero e proprio processore ancora in una fase sperimentale. La società si è rifiutata per il momento di fornire ulteriori informazioni. Ciò rende difficile definire come potrebbero confrontarsi questi chip con gli altri.
IBM ha anche resistito a parlare di questa sua svolta come un esempio di “supremazia quantistica”, un’espressione che si riferisce al momento in cui un computer quantistico è in grado di eseguire calcoli che un computer classico non potrebbe mai fare. Invece, ritiene che il sistema sia solo un primo passo verso quell’obiettivo. Google e IBM hanno avuto un litigio pubblico nel 2019 quando Google ha affermato di aver raggiunto la supremazia quantistica. IBM ha sottolineato, tuttavia, che si trattava di un uso “spropositato” della frase. Infatti, il computer così tanto acclamato da Google poteva risolvere solo una specifica equazione.