Secondo gli analisti della banca d’affari Morgan Stanley, lo sviluppo da parte di Apple del suo presunto visore per la realtà aumentata sarebbe sempre più vicino alla fine.
Il colosso di Cupertino afferma la banca d’affari, ha pubblicato un quantitativo enorme di brevetti relativi alla realtà aumentata e a quella virtuale, inclusi hardware, meccanismi di input e interfacce utente. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Come avvenuto prima del debutto del suo smartwatch, nel 2014, Apple ha richiesto e ottenuto tanti brevetti relativi alla tecnologia alla base del dispositivo, tra cui connettività, sensori, funzionalità contapassi e rilevamento dell’attività motoria, Bluetooth a bassa potenza e tanto altro ancora. Negli ultimi tempi c’è stato un notevole aumento delle domande di brevetto relative ai display per visori.
Ad esempio, proprio oggi ad Apple è stato concesso un brevetto per dispositivi da polso, simili ad Apple Watch, che consentono di “produrre una rappresentazione virtuale delle mani o altrimenti essere utilizzata per ricevere e interpretare i gesti come input dell’utente” in relazione a un visore AR.
Secondo quanto riportato nella sua nota agli investitori, Morgan Stanley ha evidenziato che l’enorme sfida tecnica rappresentata da questo tipo di device, miniaturizzazione di componenti, 5G, fotocamere, lidar, proiettori e lenti, non è da sottovalutare e che l’ingresso di Apple nel mercato dei visori rappresenterà un punto di svolta per tutto il settore. Il noto analista Ming-Chi Kuo ritiene che Apple lancerà un visore di “realtà mista” tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Tra il 2023 e il 2025, invece, arriveranno degli occhiali smart.