I numeri del Covid stanno tornando ad impensierire gli italiani, nonostante fino ad ora sembrava andare tutto perfettamente con una quarta ondata scongiurata. Questa invece è arrivata in maniera silente, mostrando qualche ripercussione soprattutto adesso.
Secondo quanto riportato, i vaccini in Italia, con la campagna portata avanti nel miglior modo possibile, avrebbero evitato fino a fine giugno un numero di 12.000 morti. Inoltre si registra circa la metà dei contatti sociali ritornati alla normalità, cosa che senza vaccino sarebbe stato praticamente impossibile. Questo è quanto indicato dallo studio della Fondazione Bruno Kessler.
Covid: la situazione vaccini riesce a reggere l’onda d’urto
La situazione secondo quel che riguarda i vaccini sembra però confortante, almeno secondo quanto riferito dal ministro Roberto Speranza.
“Questa fase è particolarmente interessante, abbiamo sfide da affronatre: oggi c’è la sfida del Covid e non dobbiamo abbassare l’attenzione, questa mattina siamo all’86,79% di vaccinati con la prima dose, oltre l’84% di vaccinati con due dosi, siamo a 3 milioni e 120 mila persone che hanno avuto la terza dose. Ieri ci sono state 18mila prime dosi, dobbiamo insistere. Negli ultimi giorni abbiamo fatto circa 130 mila richiami al giorno“.
Queste invece le parole del presidente dell’ISS Silvio Brusaferro:
“Oggi c’è una cesura storica: ad oggi sono stati somministrati 7 miliardi 166 milioni di dosi di vaccino contro il Covid nel mondo. Si è riusciti a mettere in campo e la risposta è stata data e in tempi brevissimi. L’Italia e l’Europa: il futuro dei sistemi sanitari dopo la pandemia. Siamo impegnati nella battaglia contro la circolazione del virus, ma anche a costruire il futuro del nostro Paese e del Servizio sanitario nazionale“.