Netflix ha rilasciato nuovi dati che confermano il successo globale ottenuto da “Squid Game“, dichiarando che lo show e’ diventato il numero 1 in quanto a visual.
Secondo Netflix, “”Squid Game ha registrato l’incredibile cifra di 1,65 miliardi di ore di visualizzazione in 28 giorni dopo la sua prima del 17 settembre. Ciò equivale a più di 182.000 anni in totale.
La visione complessiva del dramma coreano nel primo mese è 2,6 volte quella dell’ormai secondo show più visto di Netflix, la prima stagione di Bridgerton di Shonda Rhimes, che ha generato 625 milioni di ore nei suoi primi 28 giorni di uscita.
Martedì Netflix ha pubblicato le nuove classifiche di tutti i tempi dei programmi TV, sia per i titoli inglesi che non inglesi, come parte dell’annuncio delle sue liste Top 10 settimanali che si basano sulle ore di visualizzazione generate da ciascun utente.
Ci sara’ una seconda stagione?
La società ha affermato che manterrà un elenco regolarmente aggiornato dei programmi TV e dei film più visti sul suo sito.
In precedenza, Netflix ha affermato che 142 milioni di famiglie hanno visto “Squid Game” nelle sue prime quattro settimane dal rilascio, contando anche tutti coloro che lo hanno guardato per almeno due minuti. Il nuovo standard classifica i titoli in base alle ore totali di visualizzazione di un determinato titolo in un periodo di tempo specificato. Netflix ha anche affermato di aver arruolato la società di contabilità EY per verificare le metriche.
La societa’ non ha ancora annunciato ufficialmente il ritorno dello show con la seconda stagione di “Squid Game”. Ma in una recente intervista, il creatore dello spettacolo Hwang Dong-hyuk ha confermato che è in lavorazione una seconda serie.
Netflix ha pagato 21,4 milioni di dollari per “Squid Game” e ha stimato che la serie produrra’ un tornaconto di circa 891 milioni di dollari in quello che definisce “valore di impatto”, (dati trapelati da Bloomberg). Netflix ha licenziato un dipendente che, secondo lui, aveva avuto accesso alle informazioni e le aveva condivise al di fuori dell’azienda; il dipendente nega di aver condiviso i dati con Bloomberg e ha presentato una denuncia al National Labor Relations Board sostenendo che Netflix si fosse vendicata contro di loro per aver protestato contro “The Closer” di Dave Chappelle.