Questo autunno ha presentato un conto molto salato agli italiani. Sono sulla bocca di tutti oramai gli aumenti previsti per le bollette delle forniture di energia per luce e gas. Al tempo stesso una ulteriore stangata sta penalizzando i consumi quotidiani dei cittadini: quella per i carburanti. Nel mese di Novembre, sia la benzina che il diesel hanno toccato vette record mai raggiunte nel recente passato.
In base alle elaborazioni statistiche, sul territorio nazionale il costo per un litro di benzina equivale ora ad 1,759 euro con la modalità del self service. In caso di modalità “servito” il prezzo potrebbe aumentare sino a raggiungere la quota simbolica degli 1,80 euro al mese.
Stesso discorso anche per il diesel. Gli attuali costi per il gasolio sono nettamente più alti rispetto al passato. Un litro per il rifornimento di diesel può arrivare a costare sino ad 1,60 euro.
Purtroppo per i cittadini, l’aumento dei prezzi per i carburanti non riguarda soltanto la benzina ed il diesel, ma anche le altre fonti. Ad esempio, per il gas GPL è ora previsto un costo pari a 0,80 centesimi al litro. Ancora peggiore invece lo scenario del metano, con i prezzi che salgono ad 1,50 euro per un pieno.
Le associazioni dei consumatori da tempo si stanno battendo per un tentativo di mediazione da parte del Governo, al fine di calmierare i costi dei carburanti, eliminando o riducendo alcune accise. Dall’esecutivo però non giunge alcun segnale di apertura. Per ora le agevolazioni riguarderanno soltanto i pagamenti per le forniture energetiche domestiche.