Lo scanner offre un metodo a basso costo per testare diversi materiali. Si spera che contribuirà a ridurre gli sprechi. Progettato da Jerry de Vos presso la Deft University nei Paesi Bassi. Il Plastic Scanner utilizza la luce a infrarossi per rilevare i componenti in plastica e valutare se possono essere riciclati. Utilizza hardware open source per rendere disponibile a chiunque sia in grado di assemblare un dispositivo la stessa tecnologia utilizzata negli impianti di selezione europei.
“La spettroscopia del dispositivo consente di identificare oltre il 75 per cento di tutta la plastica utilizzata nella vita di tutti i giorni”, spiega de Vos. “Pertanto, è diventata la mia missione rendere questa tecnologia accessibile a tutti nei Paesi a basso e medio reddito“. Lo scanner è stato uno dei tre vincitori dei premi consegnati in questo settore nel 2021. Sono stati istituiti da James Dyson per onorare la prossima generazione di ingegneri.
“Può essere di moda demonizzare la plastica, ma è un materiale durevole e versatile che ha un ruolo importante da svolgere”, afferma Dyson. “La sfida, ovviamente, è garantire che venga riutilizzata e riciclata in modo efficace. Capire come riciclare correttamente la plastica è complicato, ma Jerry ha sviluppato una tecnologia molto utile che potrebbe mettere questa conoscenza nelle mani di tutti.”
I precedenti vincitori del Dyson Awards includono un’etichetta alimentare bioreattiva chiamata Bump Mark. Permette di sapere in tempo reale se un prodotto sta per scadere. Da allora si è trasformata nell’azienda Mimica, che mira a utilizzare la tecnologia per ridurre gli sprechi alimentari.