Al momento, i veicoli spaziali utilizzano lo xeno. Tuttavia, è costoso, difficile da immagazzinare e raro da trovare. In quanto tale, l’industria spaziale ha bisogno di un sostituto per superare questi problemi. Una possibilità è proprio lo iodio. Questo carburante è più economico, si trova più facilmente e può essere conservato in forma solida. L’efficacia dello iodio è stata dimostrata su un satellite da 20 kg lanciato un anno fa.
Non solo lo iodio funziona ma è anche più efficiente dello xeno quando utilizzato nello spazio. La ricerca è riportata in un nuovo studio pubblicato su Nature. In un altro articolo, gli scienziati Igor Levchenko e Kateryna Bazaka dichiarano che i risultati ottenuti potrebbero essere un “punto di svolta” anche nell’uso di piccoli satelliti.
Nel 2011 sono stati lanciati nello spazio 39 satelliti, saliti a 389 nel 2019. Nel 2020 ne sono stati messi in orbita 1.202. Per sistemi come ad esempio Internet Starlink di SpaceX, lo iodio potrebbe diventare la soluzione ideale per risparmiare.In futuro, gli ingegneri sperano di essere in grado di costruire apparecchiature nello spazio per sfruttare gli effetti della gravità. Tra l’altro, lo iodio presenta alcuni problemi, che dovranno essere affrontati prima che la tecnologia diventi mainstream. È corrosivo, ad esempio. Quindi, potrebbe danneggiare non solo la navicella spaziale del motore, ma anche altri satelliti.